Etruria, si riapre il caso del procuratore Il Csm studia i legami con papà Boschi
Rossi lo indagò ma dice di non conoscerlo, interviene anche il pg della Cassazione. Rischia il trasferimento
i primi due filoni sul dissesto della banca aretina, l’organo di autogoverno mette in dubbio la correttezza del capo dei pubblici ministeri e decide di verificare se avesse avuto l’obbligo di astenersi.
La consulenza
fino a tre giorni fa veniva data per scontata l’archiviazione del caso.
Tutto è cambiato lunedì, quando il settimanale Panorama ha pubblicato un lungo articolo per rivelare che nel 2010 Rossi, all’epoca sostituto ad Arezzo, aveva cominciato a indagare proprio su Pierluigi Boschi per una compravendita immobiliare che coinvolgeva anche un suo socio calabrese ritenuto dagli investigatori « personaggio legato alla ‘ndrangheta». E ha messo in fila le date della vicenda: la prima richiesta di archiviazione per la turbativa d’asta è di febbraio 2013; pochi giorni dopo Maria Elena Boschi diventa ministro; a novembre per Pierluigi Boschi cade anche l’accusa di estorsione.
La doppia indagine
Ieri mattina si riunisce la prima commissione del Csm. Una nota ufficiale firmata dai consiglieri Piergiorgio Morosini, relatore del fascicolo, e serve a comunicare che «a tutela della trasparenza e della credibilità dell’operato della magistratura, si è deciso all’unanimità un ulteriore approfondimento sulla vicenda con la formulazione di una richiesta di informazioni al Procuratore Generale di Firenze». Non è tutto: «È stata accolta la richiesta di acquisizione degli atti del Procuratore Generale presso la Corte di cassazione».
Obiettivo delle indagini è verificare come mai Rossi non abbia parlato di quella vecchia inchiesta. L’indagine dovrà stabilire se avesse dovuto astenersi dall’indagare su Etruria e sull’operato di Pierluigi Boschi come vicepresidente. La proroga dell’incarico è stato infatti ottenuta dopo l’archiviazione dell’altro fascicolo, quando a Palazzo Chigi è arrivato Matteo Renzi e uno dei ministri del suo governo è proprio la figlia di Boschi.
Le richieste per il cda