Code e orecchi Lo stop ai tagli che salva i cani
La Federazione cinologica internazionale ha bandito il taglio della coda e delle orecchie applicato per esclusivi fini estetici a molte razze canine. Significa che da quest’anno il cane corso e il mastino napoletano, le due razze italiane il cui standard di bellezza prevedeva ancora l’amputazione estetica, non subiranno più l’odiosa pratica e sarà modificato il loro standard internazionale di bellezza. Il successo è in buona parte italiano, grazie all’impegno comune di Enci-Ente nazionale della cinofilia italiana, AnmviAssociazione nazionale medici veterinari italiani e Fnovi-Federazione nazionale ordine veterinari italiani, che con un’azione congiunta hanno avviato le procedure di modifica dello standard in favore dell’integrità di orecchie e code. Finalmente, vien da dire. L’uomo, con l’addomesticamento ha da sempre operato una selezione di caratteri — forme, misure, colori — seguendo fini di utilità ed estetica. Ed è andato avanti per millenni. Le conoscenze genetiche hanno poi consentito di operare selezioni più rapide e mirate. Non si ferma dunque mai l’uomo e, dove non arriva la genetica, subentra il chirurgo. Ma ora si fa avanti una diversa idea di estetica e soprattutto un maggior rispetto della biologia e del comportamento dei nostri cani. Guardiamo più ad una bellezza «naturale», a quell’anatomia armonicamente appaiata alla funzione. E poi conosciamo molto bene il modo di comunicare dei nostri compagni di vita. Già Darwin in L’espressione delle emozioni seppe cogliere il significato di ogni messaggio che i nostri cani ci mandano col corpo. Tagliare coda e orecchie era come soffocare le loro emozioni, i loro sentimenti. Come spegnere un sorriso.