Marzotto: «Con Arezzo Fiere una piattaforma per l’estero»
«Uniti per il made in Italy a Dubai». Prove di fusione
«Assieme andremo a Dubai, Hong Kong, Mumbai, Las Vegas e presto anche a Panama dove sta nascendo un nuovo grande polo dei diamanti per Centro e Sudamerica: solo creando una piattaforma unitaria, italiana, del gioiello, possiamo essere competitivi su scala globale», spiega al Corriere Matteo Marzotto. «Assieme», vuol dire Fiera di Vicenza con Arezzo Fiere e Congressi. Marzotto non ha voglia di ricordare gli sforzi, ripetuti, per far fronte comune con un’altra importante realtà espositiva italiana, Fiera di Verona. In fondo, quel che conta è dimostrare che c’è una via per far correre veloce e lontano nel mondo il made in Italy del gioiello. Ed è una strada che passa per quelli che Marzotto chiama «fidanzamenti», come quello con Arezzo.
E come è iniziato questo «fidanzamento»? «Un anno fa quando abbiamo preparato il lancio della prima edizione di Vod, VicenzaOro Dubai, abbiamo coordinato con Arezzo il calendario in modo da non sovrapporre la fiera di Dubai (ad aprile) con OroArezzo (a maggio), perché non è con i campanilismi che si vince. E adesso siamo pronti per il secondo step di questo legame d’intenti e d’affari: un accordo commerciale contrattuale in base al quale non solo continueremo a gestire in modo coordinato i rispettivi calendari per il prossimo biennio, ma lavoreremo assieme, su una stessa piattaforma, sul mercato italiano e su scala internazionale». In Italia la collaborazione comincia con VicenzaOro January (fino al 27 gennaio), continua con OroArezzo (7-11 maggio 2016), poi VicenzaOro September (3-7 settembre 2016). Mentre all’estero il primo appuntamento sarà VicenzaOro Dubai (14-17 aprile), seguito dalla partecipazione alla fiera HKIJS di Hong Kong (3-7 marzo)e dal progetto VicenzaOro Italian Passion Made With Love al JCK di Las Vegas (3-6 giugno).
A proposito di Dubai, dopo il debutto 2015 quali novità per la seconda edizione della fiera nel Golfo? «Con un road show che ha toccato 24 Paesi dell’area, dallo Yemen al Pakistan, abbiamo lavorato per rafforzare il format. E per il 2017,dovremmo debuttare anche a Panama. Intanto abbiamo consolidato la partnership con l’industria dei diamanti». Già, Marzotto con il dg di Fiera Vicenza, Corrado Facco ha preso parte al Meeting biennale dei presidenti della Federazione mondiale borse diamanti e ha stretto una collaborazione con World Diamond Mark. È chiaro che l’intesa tra Vicenza e Arezzo — che ha l’appoggio del ministero dello Sviluppo economico e in prima fila del viceministro
Carlo Calenda fresco di nomina a rappresentante dell’Italia presso l’Ue, e il sostegno dell’Ita (l’Italian trade agency, ex Ice) presieduta da Riccardo Monti — mira all’apertura internazionale delle Pmi. Prossimo passo: un brand unico per tutti gli eventi all’estero del jewellery made in Italy.
Prove tecniche di fusione con Arezzo Fiere? «A breve potremo iniziare a lavorare sul progetto di una Newco», ammette Marzotto che più che di distretti orafi parla di tradizioni manifatturiere. Tradizioni e cultura del fare di un comparto che in Italia conta 9 mila imprese, 32 mila addetti, fatturato di circa 6,9 miliardi di euro, export di oltre 6 miliardi e saldo commerciale positivo di 2,9. «Di più, l’andamento del settore italiano, e per fatturato l’oreficeria è la quarta voce del comparto moda-accessori, è in controtendenza rispetto ad altri mercati», completa Marzotto. Già, nei primi 9 mesi 2015 l’export di gioielli è cresciuto dell’11% sfiorando i 4,2 miliardi di euro. A proposito di moda invece, Marzotto è coinvolto anche nel nuovo Comitato della Moda voluto da Calenda. Prima riunione il 27 gennaio. Calato il sipario su VicenzaOro.
Ampi orizzonti «Un road show in 24 Paesi dell’area mediorentale. Insieme anche a Hong Kong e Las Vegas. E nel 2017 sbarcheremo a Panama»