Gioielli italiani, cresce l’export E alla Fiera arrivano i blogger
Innovazione, responsabilità sociale, tendenze, creatività. Sono le Voci dell’oro, quelle che racconteranno il mondo del gioiello a VicenzaOro January, l’edizione invernale della fiera internazionale di oreficeria, a Vicenza da oggi a mercoledì 27 gennaio. Sei giorni per scoprire da oltre 1.500 brand provenienti da 30 Paesi che espongono come in un grande negozio (The boutique Show) tutte le novità e le prospettive della gioielleria.
Un settore in cui si conferma il successo del prodotto italiano. Che infatti, mentre la domanda globale calava, nei primi nove mesi del 2015 ha visto crescere del 4,4% il suo giro d’affari, rispetto ai 6,86 miliardi di euro registrati tra gennaio e ottobre 2014. Segno che la creatività made in Italy viene apprezzata sempre più, soprattutto negli Emirati Arabi, a Hong Kong, in Svizzera e negli Stati Uniti; ma anche nella vicina Francia, dove le vendite sono aumentate dell’88%, in Messico (+67%), Repubblica Domenicana (+61%) e Giordania (+30%).
Novità da Vicenza? L’Osservatorio indipendente di Fiera di Vicenza Trend visi onJewellery+F ore casting, diretto da Paola De Luca, presenterà stili, tecniche e trend del gioiello contemporaneo in un’area dedicata (Sala 8.0.2 del Padiglione 8.0) in cui buyer, retailer, media, aziende e opinion leader possono conoscere, con diciotto mesi di anticipo, caratteristiche e preferenze delle principali tipologie di acquirenti. Appuntamento domani, sabato 23 (ore 10.30) con il seminario di aggiornamento sul Trendbook 2017+ presentato a settembre, che individua gusti e tendenze dell’anno prossimo per ciascun profilo di consumatore. Ecco qualche anticipazione.
Gioiello minimalista per il «new thinker», che cercherà oggetti semplici, all’apparenza, ma molto sofisticati (quello che chiamano stile sophisticore). Richiami alla magia e all’esoterismo, con un’artigianalità che guarda al passato, per l’acquirente «Retronaut». Gioielli che raccontino mondi lontani, dai bazaar di Paesi esotici ai pianeti extraterrestri, per il cosidetto «Geonaut». Tecnologia ultramoderna, futuristica, infine, per «The illusionist » , espressione della tendenza chiamata digital hypnosis.
Volete saperne di più? L’Osservatorio pubblicherà il Consumer profiles update 2016-17 sul suo sito e su tutti i canali social (Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin). Nel frattempo, per la prima volta, la Fiera di Vicenza ospita anche cool hunter internazionali (tra cui Cheryl Kremkow, nota blogger statunitense, curatrice di Gem Obsessed) alla ricerca di prodotti che rispondano alle tendenze del futuro prossimo.
Chissà cosa avranno da dire i giovani creativi che quest’anno, per il concorso Next Jeneration Jewellery dedicato a designer internazionali under30, dovranno confrontarsi con il tema del viaggio (reale o virtuale, interiore, spirituale, storico o geografico).
Innovazione, vestibilità, rispetto del tema e riproducibilità industriale: questi i criteri con i quali verranno giudicati i lavori, da presentare entro il 18 marzo. Ispirazione? Potranno trarne tanta visitando — al Museo del Gioiello di Vicenza, all’interno degli spazi architettonici della Basilica Palladiana fino al 1° maggio — la mostra «Skin: la superficie del gioiello», curata da Alba Cappellieri e Livia Tenuta: un viaggio (virtuale, questo) tra le interpretazioni di superfici nel gioiello contemporaneo, specie nella spilla, con tecniche tradizionali e innovative, colore, strutture e volumi utilizzati da una settantina di artisti e designer italiani ma anche internazionali.
Superfici sempre più impalpabili, per la progettazione digitale che sta sottraendo spessore ai gioielli, che danno forme inedite ai materiali.
Le tendenze Dai «New thinker» ai «Geonaut», i profili dei consumatori del futuro affidati ai neologismi