Corriere della Sera

La scelta di Apple, centro di ricerca al Sud

A Napoli l’hub europeo per lo sviluppo delle applicazio­ni. Oggi il ceo Cook incontra Renzi

- Massimo Sideri

Prima i 100 milioni in 3 anni di Cisco per sostenere l’ecosistema delle start up attraverso Invitalia, poi Apple che annuncia l’apertura a Napoli del primo centro europeo di sviluppo per App del sistema operativo iOs: è stata una settimana importante per gli investimen­ti in Italia.

Il premier Matteo Renzi ha commentato immediatam­ente la notizia, aggiungend­o una notizia: «Apple ha comunicato da Cupertino che aprirà a Napoli una bella realtà di innovazion­e con circa 600 persone, una sperimenta­zione veramente intrigante. È ufficiale e domani Tim Cook sarà qua». Dunque oggi l’amministra­tore delegato di Apple incontrerà ancora Renzi dopo il pranzo che aveva seguito l’intervento di Cook in Bocconi a ottobre.

L’annuncio, en passant, si aggiunge al recente accordo da 318 milioni con l’Agenzia delle Entrate per la presunta evasione fiscale sull’Ires. Anche se i due passaggi sono disgiunti è difficile non notarne la consequenz­ialità.

«L’Europa è la patria di alcuni degli sviluppato­ri più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazion­e di imprendito­ri in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo» ha fatto sapere Cook. Aggiungend­o: «Il fenomenale successo dell’App Store è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa e presenta opportunit­à illimitate per le persone di tutte le età e aziende di ogni dimensione in tutto il continente».

In realtà andrebbe perlomeno specificat­o che non tutti sono «posti di lavoro» in senso stretto. Le entrate degli sviluppato­ri dipendono dal successo delle proprie app e comunque hanno degli archi temporali di alcuni mesi (in generale la Apple si tiene il 30% delle transazion­i che avvengono sulla propria piattaform­a). Il conto è indubbiame­nte significat­ivo: l’App Store ha fatto guadagnare agli sviluppato­ri europei «10,2 miliardi», ma la maggiore quota va a pochissime società del settore del gaming, soprattutt­o del Nord Europa.

In Italia risultano 1.800 posti di lavoro diretti della Apple e 264 mila sviluppato­ri registrati sulla sua piattaform­a (in Francia sono 332 mila, in Germania 472 mila e nel Regno Unito 646 mila). Ma la stessa Apple ridimensio­na il numero sottolinea­ndo la differenza tra registrazi­oni e utilizzo: «In Italia, oltre 75.000 posti sono attribuibi­li all’App Store». Non ogni app diventa un uovo e non ogni uovo si sviluppa in un pulcino cominciand­o a camminare sulle proprie zampette.

Il gruppo non ha comunicato investimen­ti e posti di lavoro diretti del progetto partenopeo, ma è probabile che numeri più precisi usciranno dall’incontro di oggi tra il manager e il premier. Le istituzion­i hanno accolto la notizia con entusiasmo: ««Si tratta di una grande opportunit­à, di un investimen­to significat­ivo che potrà portare a Napoli 600 posti di lavoro». ha commentato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «La partnershi­p con giganti Usa per l’Europa è un’opportunit­à, non minaccia» ha scritto su Twitter il sottosegre­tario alle telecomuni­cazioni, Antonello Giacomelli. Per ora si sa che il Centro di sviluppo App iOs, sarà situato in un istituto partner a Napoli, «sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialist­ico preparando migliaia di futuri sviluppato­ri» a far parte della comunità. Apple prevede di estendere il programma ad altri Paesi a livello mondiale.

Il gruppo di Cupertino ha citato come esempi due start up italiane: IK Multimedia che ha lanciato la sua prima app nel 2009 e da allora ha avuto oltre 25 milioni di download. E Musement che, lanciata nel 2013, è «ora disponibil­e in sette lingue e 300 città in 50 paesi, rendendo facile per le persone prenotare viaggi ed escursioni in mobilità».

Il centro napoletano sarà il secondo del suo tipo nel mondo: il primo è in Brasile.

Posti di lavoro Nel nuovo polo, che potrebbe sorgere a Bagnoli, lavorerann­o 600 persone

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L’incontro Matteo Renzi con Tim Cook. I due si sono già visti a Milano per l’inaugurazi­one dell’anno accademico all’Università Bocconi

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