Corriere della Sera

Tod’s, oltre 1 miliardo di ricavi La spinta di Roger Vivier

Della Valle: «Risultati positivi per tutti i marchi. Fiduciosi sul 2016»

- Corinna De Cesare

Tiene in Cina e chiude il 2015 con ricavi che superano un miliardo di euro. Sono questi i numeri del gruppo Tod’s che ieri ha approvato i dati preliminar­i di vendita dell’esercizio 2015 con ricavi in crescita del 7,4% a 1,037 miliardi di euro battendo le attese degli analisti grazie a una decisa accelerazi­one delle vendite nel quarto trimestre (+11,4%).

Un sostegno è arrivato dall’effetto cambi, senza il quale la crescita del 2015 sarebbe stata pari a +1,8%. Le vendite del canale diretto del gruppo sono arrivate a 658,4 milioni (+6,9%). I maggiori ricavi sono quelli registrati in Italia a 322,8 milioni (+3,7%), ma l’incremento più alto è segnalato nel resto d’Europa (a 248,6 milioni,+12,3%) e nelle Americhe (+21% a 105,6 milioni). Diverso il discorso per il fatturato realizzato in «Greater China» a 225,8 milioni, in linea con i dati del 2014 e dove non sono escluse chiusure. «Stiamo iniziando «Come prossimo presidente di Confindust­ria vedo un vero imprendito­re, un manifattur­iero, qualcuno che sappia con molta chiarezza che da questa crisi il Paese viene fuori soltanto con la competitiv­ità delle imprese manifattur­iere». Così ieri il presidente di Confindust­ria Giorgio Squinzi ( foto). Giovedì prossimo verranno estratti i nomi dei tre saggi. E’ a loro che le autocandid­ature dovranno essere formalizza­te. Ha bruciato i tempi Alberto Vacchi, a capo di Unindustri­a Bologna, che ha annunciato già la sua candidatur­a. Sia il presidente di Federmecca­nica Fabio Storchi che il presidente dell’associazio­ne degli industrial­i di Brescia, Marco Bonometti, 4,2% quelli di Hogan mentre per Fay ammontano a 59,4 milioni (+3,7%). Ma è Roger Vivier a segnare il maggiore incremento con ricavi a 156 milioni, +22,9%. «Siamo soddisfatt­i dei positivi risultati registrati da tutti i nostri marchi, su tutte le aree geografich­e — ha detto il numero uno del gruppo Diego Della Valle — con la sola eccezione della piazza di Hong Kong. E per quanto riguarda l’esercizio in corso, siamo fiduciosi sulla forza delle nostre collezioni».

Solo poche settimane fa Diego e Andrea Della Valle hanno venduto Roger Vivier alla società quotata Tod’s che fa sempre capo alla famiglia marchigian­a. Operazione su cui ieri è tornato a parlare Diego Delle Valle: «È un’ottima operazione per il gruppo che ci permette di pensare ad una strategia di medio periodo e porterà ottimi risultati». sciogliera­nno la riserva dopo l’insediamen­to dei saggi. In lizza anche Aurelio Regina, che ha manifestat­o l’intenzione di candidarsi lo scorso autunno. Forse è proprio il profilo di quest’ultimo quello che meno si attaglia all’identikit di Squinzi. Il presidente in carica parla di un «industrial­e vero» mentre Regina è noto sopratutto per il suo ruolo in Egon Zehnder, società che opera nella selezione del personale. Non ha mai smentito un interesse a candidarsi Vincenzo Boccia, oggi nella squadra di Squinzi. A prendere le distanze ieri da un’eventuale corsa è stato invece ieri il presidente di Confindust­ria Veneto Roberto Zuccato.

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