Corriere della Sera

Edmonde Charles-Roux, la partigiana che si fece scrittrice

- dal nostro corrispond­ente Stefano Montefiori

La resistente, giornalist­a e scrittrice Edmonde Charles-Roux, autrice del romanzo Dimenticar­e Palermo, è morta a 95 anni a Marsiglia. Ne ha dato notizia la portavoce dell’Académie Goncourt, della quale Charles-Roux era stata presidente. Al suo capezzale il nipote, Marcantoni­o del Drago.

«Provavo il desiderio di non essere come gli altri», ha spiegato una volta Edmonde Charles-Roux a chi le chiedeva conto delle sue scelte anticonfor­miste. Infermiera volontaria nella legione straniera all’inizio della Seconda guerra mondiale, poi impegnata nella Resistenza contro il regime di Vichy e contro i nazisti, nel dopoguerra, Edmonde Charles-Roux divenne giornalist­a di moda, partecipò alla fondazione di «Elle» e divenne caporedatt­rice dell’edizione francese di «Vogue».

Visse un 1966 decisivo: nota per le simpatie di sinistra e per la passione per il poeta comunista Louis Aragon, cadde in disgrazia presso gli editori americani della rivista, che appunto all’inizio del 1966 la cacciarono per avere messo una modella nera per la prima volta in copertina (ci vorranno oltre vent’anni perché questo accada di nuovo, nel 1988 con Naomi Campbell). Pochi mesi dopo Edmonde Charles-Roux vinse il prix Goncourt, il più importante premio letterario francese, con il romanzo Dimenticar­e Palermo, nel 1990 portato sullo schermo da Francesco Rosi con la sceneggiat­ura di Gore Vidal e Tonino Guerra e gli attori James Belushi, Vittorio Gassman, Mimi Rogers e Philippe Noiret. Sempre nel 1966, il colpo di fulmine con il sindaco socialista di Marsiglia e poi ministro Gaston Defferre. Lei raccontò così l’incontro: «Avvenne giusto dopo il mio Goncourt. Ero scesa a Marsiglia su invito del municipio, con il mio editore. Gaston Defferre mi ricevette a casa sua, con sua moglie. Pranziamo, facciamo il bagno in piscina, poi rientro a Parigi. Il giorno dopo ricevo questo telegramma: “Arrivo”». Dopo sette anni e il divorzio dalla prima moglie, nel 1973 il matrimonio con Defferre, al quale disse «puoi tradirmi con una sola donna, Marsiglia».

Amica di Orson Welles e Simone de Beauvoir, di Yves Saint Laurent e Alberto Giacometti, di Anna Magnani e dei rapper marsiglies­i del gruppo IAM, Edmonde Charles-Roux non volle mai avere figli, «e non lo rimpiango — disse 10 anni fa a “Le Point” —: esistono genitori eroici, ma io non ero sicura delle mie virtù materne».

@Stef_Montefiori

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