Corriere della Sera

Il ritiro amaro di Hewitt «Io corrotto? Una farsa»

- Gaia Piccardi

infortuni veri o combine? Ormai vale tutto e il contrario di tutto. «L’anno scorso sono rimasto fuori dall’Us Open per 4 posti. Al primo turno si sono ritirati in undici! È chiaro che uno come me, anche se non sta bene o è mezzo infortunat­o, ci prova. Se ti va bene, con il prize money di un match dello Slam ti paghi la trasferta...» spiega Vanni, che su Twitter e Instagram non è mai sbarcato e ha chiuso la pagina Facebook. «Capitava che trovassi insulti o minacce, tipo: spero che tu muoia. Vai a sapere se è un cretino o uno che ha puntato soldi sul tuo match... Nel dubbio, ora ho una pagina gestita dal mio manager nella quale entro con l’account della mia ragazza. Non voglio correre rischi, non voglio grane».

Sono proprio i social, spesso, la porta d’accesso degli

Il suo nome (un ex vincitore Slam) era girato nel listone dei top-50 coinvolti nello scandalo delle scommesse sollevato dalla Bbc. Ieri l’australian­o Leyton Hewitt ( foto), 34 anni, re di Us Open 2001 e Wimbledon 2002, ha giocato l’ultimo match in singolare della carriera all’Australian Open (6-2 6-4 6-4 da Ferrer), poi ha respinto seccato tutte le insinuazio­ni: «Il mio nome buttato nella storia delle combine? Un’assurdità. Uno scherzo. Una farsa». A Melbourne sconfitta al secondo turno per Simone Bolelli (6-4 6-2 6-7 7-5 da Tomic) , avanti i big: Wawrinka, Murray e Raonic. Oggi (Eurosport dalle 7) torna in campo Seppi, con la missione impossibil­e di battere Djokovic. Poi Vinci-Friedsam. Veterano Luca Vanni, 30 anni, toscano, numero 105 dell’Atp (Epa) scommettit­ori al tennis. Messaggi-civetta, domande d’assaggio, piccoli test per vedere se il giocatore abbocca, ci sente da quell’orecchio, oppure no. L’argentino Renzo Olivo, eliminato ieri a Melbourne da Delbonis, proprio su Facebook ha denunciato il suo dramma: «A ogni torneo ricevevo minacce: ammazziamo la tua famiglia, facciamo fuori la tua ragazza... Al Challenger di Mosca, dopo aver perso da Rublev, fui avvicinato da un tipaccio che voleva parlarmi. Ho denunciato tutto alla Tennis Integrity Unit, ho mostrato loro i messaggi. Ho chiuso la pagina di Facebook».

Il sospetto è un venticello che soffia su Melbourne dal mare. Servirebbe un bel temporale, per ripulire l’aria.

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