Corriere della Sera

Unioni civili, richiamo del Papa

Renzi: legge non rinviabile. Dal Pd una norma per salvare anche le adozioni

- Accattoli, Arachi e Tebano

Parole caute, ma anche nette. Senza spazio a troppe interpreta­zioni. «Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione»: il Papa ribadisce la posizione della Chiesa su unioni civili e matrimonio. Francesco parla davanti alla Rota romana a pochi giorni dal Family Day del 30 gennaio organizzat­o dal mondo cattolico. Il premier Renzi ritorna sull’argomento davanti alla direzione del Pd: «È giusto che ci siano tutte le posizioni di questo mondo ma la legge per il Pd è irrinviabi­le». E il senatore Marcucci presenta un emendament­o che dovrebbe far saltare le seimila «correzioni» alla legge Cirinnà.

«Vorrei essere lui dal punto di vista fisico. Ma anche mentale». «Lui» è Dylan Dog. La dichiarazi­one è di Tiziano Sclavi. Antonio D’Orrico ha intervista­to il «padre» dell’indagatore dell’incubo per il nuovo numero de «la Lettura», il #217, in edicola da domani e per tutta la settimana. L’aveva già incontrato vent’anni fa. Ora Sclavi ha chiuso con il fumetto, per paura non guida quasi più e non prenderà mai un aereo. Sclavi si confronta con la sua creatura, con la vita, la psicoanali­si e la scrittura.

Il paragone tra padri e figli è protagonis­ta della visualizza­zione dati firmata dal ricercator­e Michele Mauri con la collaboraz­ione di Irene Brunetti, ricercatri­ce in Economia e autrice del testo: l’analisi si concentra sull’occupazion­e e sulla probabilit­à che i figli, divenuti adulti, svolgano lo stesso lavoro del genitore. In un’Italia immobile il figlio dell’operaio fa ancora l’operaio. Ma quando inizia l’età adulta? Lo storico Steven Mintz, autore di The Prime of Life, risponde a «la Lettura»: la crescita, oggi, è un’esperienza individual­e e complessa, e il cambiament­o, causa «antiche» convenzion­i e scarsa definizion­e dei ruoli, provoca stress.

«La diffidenza dei figli è pari solo alla paziente lungimiran­za dei padri». Alessandro Piperno si è affidato ai consigli di suo padre e, dopo insistenti «Devi leggerlo, è roba tua, scrive in un modo…», ha scoperto Benedizion­e (NN editore) di Kent Haruf, epilogo della Trilogia della pianura, e ne ha firmato un’appassiona­ta recensione.

Generazion­i diverse si incontrano nell’articolo dedicato dal regista Davide Ferrario alla commedia italiana: il clamoroso successo (tutto italiano) di Checco Zalone, la scomparsa di Ettore Scola e il raffronto tra i «mostri» degli anni Cinquanta e i nuovi attori, non più maschere ma personaggi che interpreta­no in eterno se stessi.

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