Alle primarie del centrosinistra Sala stacca i suoi avversari
Ha il 49% dei consensi di chi pensa di partecipare, poi Balzani (19%) e Majorino (15%) Il manager convince soprattutto gli uomini, gli over 65, imprenditori e autonomi
C’è molta attesa intorno alle primarie milanesi del centrosinistra a quattro candidati che si terranno il 6 e 7 febbraio. Al momento la stima di partecipazione si attesta al 6,4% della popolazione: il 3,4 di elettori sicuri di partecipare e il 3 di elettori che molto probabilmente andranno a votare. Dati sulla falsariga delle primarie 2010. Nelle intenzioni di voto, Giuseppe Sala si colloca in testa con il 49% delle preferenze, seguito da Francesca Balzani (19%), Pierfrancesco Majorino (15%). Chiude la graduatoria Antonio Iannetta con l’1%. Sala prevale sia tra gli elettori sicuri di votare sia tra quelli probabili. Tra i primi Balzani e Majorino risultano alla pari.
C’I profili Il vicesindaco piace di più a laureati e diplomati. Majorino ai giovani ma è trasversale
è molta attesa intorno alle elezioni primarie del centrosinistra che si terranno il 6 e 7 febbraio a cui parteciperanno quattro candidati con caratteristiche ed esperienze molto diverse. Si tratta dell’inizio di una lunga campagna elettorale di cui finora, con l’eccezione di Corrado Passera (Italia Unica) e Patrizia Bedori (Movimento 5stelle), non si conoscono i nomi dei competitori. Le primarie del centrosinistra rappresentano una sorta di primo tempo di una partita che, oltre al secondo tempo, presumibilmente avrà anche i supplementari (il ballottaggio). Il sondaggio odierno è stato realizzato nei giorni a cavallo del primo confronto tra i candidati che si è tenuto mercoledì scorso. Per l’occasione è stato selezionato un campione molto numeroso, circa 5 mila elettori, allo scopo di individuare un numero significativo di milanesi di 16 anni e oltre, intenzionati a partecipare alle primarie.
La notorietà e l’interesse per la consultazione risultano sostanzialmente in linea con quelli registrati la scorsa settimana e pubblicati dal Corriere: due milanesi su tre (65%) sono a conoscenza delle primarie e uno su tre (33%) si dichiara interessato molto (10%) o abbastanza (23%). Al momento la stima di partecipazione si attesta al 6,4% della popolazione: il 3,4% è rappresentato da elettori sicuri di partecipare e il 3% da elettori che molto probabilmente si recheranno a votare. Ad oggi, quindi, l’affluenza ai seggi non sembrerebbe molto distante da quella delle primarie del 2010.
Nelle intenzioni di voto, Giuseppe Sala si colloca in testa alla graduatoria con il 49% delle preferenze, seguito da Francesca Balzani (19%), Pierfrancesco Majorino (15%). Chiude la graduatoria Antonio Iannetta con l’1%. Il 16% di coloro che dichiarano che certamente o molto probabilmente andranno a votare è indeciso sul nome del candidato preferito. Sala prevale sia tra gli elettori sicuri di votare sia tra quelli probabili. Tra i primi Balzani e Majorino risultano alla pari, tra i secondi la vicesindaco ha un vantaggio di 8 punti sull’assessore alle politiche sociali.
Gli elettori dei tre principali candidati hanno un profilo abbastanza diverso e solo in parte sovrapponibile. L’analisi non ha preso in considerazione gli elettori di Antonio Iannetta, tenuto conto del limitato numero di suoi elettori nel campione intervistato.
Giuseppe Sala risulta maggiormente gradito soprattutto tra gli uomini, tra gli elettori meno giovani (di oltre 65 anni), tra i pensionati, i ceti dirigenti (imprenditori, dirigenti e liberi professionisti), i lavoratori autonomi (commercianti ed artigiani), le persone meno istruite (licenza elementare o media), i residenti nelle zone semi centrali e gli elettori che si dichiarano di centrosinistra o di centro.
Francesca Balzani ha un consenso più elevato in particolare tra le donne, gli elettori di età intermedia (35-49 anni) e quelli più giovani (16-34 anni), tra le casalinghe, i ceti impiegatizi e i lavoratori autonomi, gli elettori più istruiti (laurea o diploma), i residenti nelle zone centrali di Milano e coloro che si dichiarano di sinistra e di centro.
Pierfrancesco Majorino è apprezzato in egual misura da uomini e donne e nelle diverse zone della città, ed è più gradito soprattutto dagli elettori più giovani (16-34 anni), da studenti e disoccupati ma anche da una quota non trascurabile di ceti dirigenti, dagli elettori più istruiti e da coloro che di dichiarano di sinistra.
Si tratta di profili che risentono delle storie personali dei candidati e degli ambiti di loro competenza in cui hanno operato nei tempi più recenti.
Da ultimo, i milanesi che intendono recarsi a votare alle primarie prefigurano l’affermazione di Sala: alla domanda su chi vincerà la competizione il 62% indica il commissario dell’Expo, in crescita di 12 punti rispetto al sondaggio della scorsa settimana, il 9% prevede la vittoria di Balzani e Majorino e il 20% non esprime una previsione.
Come di consueto si ricorda che i risultati del sondaggio non rappresentano la previsione del risultato finale, ma sono semplicemente una fotografia istantanea scattata a due settimane dalla consultazione, non fosse altro che per il margine di errore statistico che per il campione selezionato nel sondaggio odierno si colloca al 5,5%.
Nelle prossime settimane potranno risultare molto importanti sull’esito definitivo delle primarie la capacità di mobilitazione degli elettori, il ruolo degli indecisi (ad oggi non trascurabile) e, soprattutto, il confronto tra i quattro candidati sulle prospettive future di Milano, la loro «visione» della città e i valori che la ispirano, la loro capacità di interpretare le aspettative dei milanesi e di coniugarle in un progetto nel quale i cittadini si possano riconoscere.