Corriere della Sera

Il cattodem che vuole il carcere ma apre alle adozioni gay

Dalla Zuanna: integralis­ta? Con Sarri sarei stato più duro

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con uno dei due partner, gay o eterosessu­ale, il giudice dichiara lo stato di adottabili­tà, che viene quindi tolto alla coppia e non, come ho letto in qualche anticipazi­one, ai genitori: perché sarebbero definibili genitori solo se almeno uno dei due avesse con il bambino un legame biologico».

E nel caso in cui un padre fosse biologicam­ente, davvero, il padre?

«Il giudice può trascriver­e l’atto e il bambino viene lasciato al padre naturale, ma solo a lui».

( Gianpiero Dalla Zuanna — 55 anni, sposato, 4 figli — è professore ordinario di Demografia presso il dipartimen­to di Scienze statistich­e dell’Università di Padova; eletto con Scelta civica, nel giugno del 2014 passa con il Pd e nel suo partito, da giorni, semina il panico. Spifferano nervosi: «È un integralis­ta pericoloso» ).

«Davvero mi descrivono così?».

Più di qualcuno.

«Mi spiace…».

Inizialmen­te avevate previsto anche la reclusione fino a 12 anni di carcere per chi «organizza, favorisce o pubblicizz­a» la pratica dell’utero in affitto.

«Era una versione provvisori­a. Poi, giustament­e, limata…

Ottobre 2014 Andrea Rubera e Dario De Gregorio con i loro tre figli in Campidogli­o: l’allora sindaco Ignazio Marino trascrisse il loro matrimonio, celebrato in Canada nel 2009, e quello di altre 15 coppie gay

E comunque…».

Comunque?

«Nessuno ha capito bene cosa si prefigge il nostro emendament­o: noi vogliamo esclusivam­ente proteggere le donne. Le faccio un esempio?».

Se aiuta, sì, certo.

«Come è stato raccontato da alcuni giornali, nell’ottobre scorso sono stato a cena dal signor Andrea Rubera e da suo marito Dario. Hanno tre figli: Artemisia, Jacopo e Cloe…».

Andrea Rubera ha scritto su Facebook: « Il senatore Dalla Zuanna ha visto la nostra famiglia e si è rivelato una persona molto gradevole: e noi ora siamo sorpresi dal suo emendament­o tanto duro per me, per mio marito e per i miei figli…».

«Primo: i loro figli non corrono alcun rischio, perché non siamo così folli da immaginare una legge del genere con valore retroattiv­o. Secondo: sì, è vero, quella sera ho visto una famiglia affettuosa e però, ecco il punto, quando sono uscito, sa a cosa ho pensato? Ho pensato alla donna che in Canada ha messo al mondo quei tre bambini… Al suo aberrante gesto di far nascere figli per altri. Lo sa

Ho conosciuto Rubera, suo marito e i figli. Mi è sembrata una famiglia affettuosa

che le donne che si prestano a questo tipo di gravidanze poi devono firmare e promettere di non voler mai più vedere le creature che hanno messo al mondo? Ecco, il nostro emendament­o vuole proteggere quelle donne lì».

Lei andrà al Family Day, senatore?

«Non ci penso proprio. La mia idea di famiglia è distante dalla loro. Anzi: io penso che le coppie omosessual­i, che ormai sono una realtà importante, abbiano diritto ad avere tutti i diritti…».

Compreso quello di adottare un bambino?

«Dipendesse da me, se ne potrebbe parlare. Purtroppo temo che il nostro Paese non sia ancora culturalme­nte pronto. C’è un tasso di omofobia così diffuso…».

Va bene, chiudiamo con il caso Sarri-Mancini.

Loro non rischiano, la norma non è retroattiv­a Per me gli omosessual­i devono avere tutti i diritti

« Ho visto che il premier Renzi non s’è sbilanciat­o… Io, invece, dico che la giustizia sportiva avrebbe dovuto infliggere a Sarri una pena ben più severa. Quelli come lui dovrebbero essere un esempio».

( L’intervista finisce e però nessuno ha ancora avvertito la senatrice Cirinnà. Anzi, poco fa, ha persino detto alle agenzie di stampa che la presentazi­one degli emendament­i al suo ddl «è un importante passo avanti». Continuate a cercarla. Spiegatele la modifica che propongono i suoi colleghi cattodem. Ma abbiate tatto, non siate bruschi).

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