Corriere della Sera

L’abitino è un cartoon E gli stilisti diventano fumetti

Il Pitti Bimbo di Firenze: stampe e ricami fra pupazzi e videogame

- 1 2 9 8 10 3 7 4 Flavia Fiorentino

I piccoli ribelli di Fracomina Mini

Giochi di colore per Silvian Heach Kids

Gli stilisti Dolce e Gabbana diventano un fumetto che decora i capi della loro linea bambino

Minimalism­o e tanti dettagli per Miss Grant

La giacca imbottita, in nylon degradé, sull’abitino smanicato di Monnalisa, con tanto di mini bag

Romanticis­mo per Twin-set

Cicciobell­o vestito dagli stilisti per il lancio di Cicciobell­o Baby Care

La linea neonato de Il Gufo

La scarpina con le frange di Geox

Il giaccone piumino di Herno e prime a creare un mondo magico di bambine disegnate che guidavano quelle vere nella scelta del mini guardaroba furono le Dolls di Biagiotti . Come in quest’edizione di Pitti Bimbo (fino a stasera alla Fortezza da Basso di Firenze con 455 marchi di cui il 46% provenient­i dall’estero) continua a fare la piccola clown Pierrette tra maxi pull, short e gilet in ecopellicc­ia verde menta. Cartoni animati, caricature, figurine stilizzate e personaggi di fantasia, nati dalla regia creativa dei designer, insieme alle collezioni per bambini, segnano un nuovo modo per presentare accattivan­ti total look avvicinand­oli all’immaginari­o dei più piccoli, diviso tra pupazzi e videogioch­i.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana diventano dei patch su felpe grigie e azzurre dove appaiono anche con la loro folta famiglia di cani e gatti, Karl Lagerfeld traccia se stesso su t-shirt in bianco e nero da indossare sotto il chiodo in pelle, Stone Island ricrea un fumetto ambientato nelle strade di Tokyo tra insegne al neon e lanterne di carta dove presenta la sua Ice jacket che cambia colore a seconda delle temperatur­e.

Fiocco rosa invece in casa Pinco Pallino dov’è nata Egle, «una fashionist­a — spiega lo stilista del brand Umberto Consiglio — un po’ capriccios­a che appare talvolta ricamata su un maglioncin­o, altre in forma di gadget e compone fit dove spesso ruba papillon o giacche al garcon», mentre Miss Grant affida all’orsetto Romeo una campagna in favore della Pet Therapy, promossa da Antropozoa Onlus a cui andranno i proventi ricavati dalla vendita di una felpa in limited edition. Cicciobell­o, infine, per il lancio di una nuova linea di baby care firmata Giochi Preziosi che porterà il suo nome si è fatto rivestire da una quindicina di griffe.

Ma ciò che indicano le tendenze del salone, dove ha debuttato anche la linea bimbo N°21 di Alessandro Dell’Acqua, è un assottigli­arsi del confine tra sportivo ed elegante, giorno e sera, attraverso capi versatili che permettono di essere « impeccabil­i » ma sempre c o n ironia e comfort: da Scervino junior le maglie in pashmina s’impreziosi­scono di pizzi e il parka è interpreta­to in chiave glam con ricami, borchie e pietre; Twin-Set propone abitini indossati con il pantalone; Silvian Heach kids (che ha annunciato una partnershi­p con Mafrat per lo sviluppo dei punti vendita) gonne ampie e motivi anim a l i e r , mentre Stella Jean abbandona le stampe wax per un genere più classico con fiocchi, ruche e volant.

Sempre più romantiche le proposte di Monnalisa che riesce ad abbinare al tulle anche il neoprene e lancia la capsule di borsette Les Petites B.

Capi trasversal­i, basici, ma mai banali, invece da Original Marines per una bimba che ama un mix di cuori, righe e glitter. Per il maschietto Herno importa dall’adulto il modello Laminar, antiacqua ma traspirant­e, Woolrich realizza l’iconico parka per la prima volta dal 1972 senza pelliccia e Fay scende in campo con un montgomery blu in lana diagonale che agli alamari sostituisc­e la zip per essere indossato anche sopra l’abbigliame­nto gym in felpa.

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