Corriere della Sera

Un museo a Bruxelles per il design di plastica degli anni 60

Duemila pezzi di un collezioni­sta: «Cominciai quando vidi le sedie di Joe Colombo nella spazzatura»

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lasticariu­m è la straordina­ria collezione di oggetti di design in plastica esposta presso Adam, Art & Design Atomium Museum, il nuovo museo del Design di Bruxelles. Con oltre 2.000 pezzi è la più grande collezione del suo genere in Europa. Nasce dalla passione di un ingegnere belga, Philippe Ducelle, 67 anni. Racconta che prima era un appassiona­to collezioni­sta di vetri anni ‘30. Poi il cambio di rotta, ha conosciuto la plastica: «Subisco il fascino di questi materiali, vetro e plastica, perché entrambi sono lucidi, brillano e scintillan­o. Poi, per caso, dentro a grandi bidoni di spazzatura, nella periferia sud di Bruxelles, nel 1987, ho trovato una sedia di Joe Colombo. Ho pensato che, se le persone cominciava­no a buttare bei mobili di grandi progettist­i, forse il loro tempo era finito, e iniziava il mio, quello di salvare la memoria di questi oggetti, vere icone di stile, altrimenti tutto sarebbe andato perduto». Una ricerca durata anni, per acquisire, in giro per il mondo, quanti più pezzi possibili. «Molto spesso mi sono battuto, invano, con collezioni­sti che avevano risorse economiche più ampie, come Joe Berardo, che ha aperto a Belem, Lisbona, un bellissimo museo, ma ho avuto anche grandi ispirazion­i. Dopo aver visto nel ‘72 la mostra al MoMA di New York Italy: The New Domestic Landscape, a cura di Emilio Ambasz, ho deciso poco alla volta di recuperare i vari oggetti, L’esposizion­e Una sala del museo; sopra, il collezioni­sta Philippe Ducelle

una produzione incredibil­e».

L’avvento della plastica all’inizio degli anni 60 aveva sconvolto le abitudini dell’arredo nelle abitazioni, la realtà domestica in quegli anni diventava un luogo di formidabil­e sperimenta­zione sociale oltre che estetica.- Lo racconta molto bene ene uno spezzone del film «Mon Oncle», di Jacques Tati (1958), 58), in cui l’incredulo monsieurie­ur Hulot si aggira in una casaadomoe­lle,

dove tutto è di plastica: la dimora ideale per Philippe Decelle, che ha raccolto oggetti di uso quotidiano dai 60 a oggi. Tanti i designer famosi,,comio

come Joe Colombo, Eero Aamio e Verner Panton, ma anche nche importanti opere d’arte diiarnale

artisti di fama internazio­nale come César e Arman. Moltiolti i nomi italiani esposti con iloaffè

loro lavori: le tazzine da caffè coloratiss­ime di Massimoo Vi

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