Corriere della Sera

Grande Stevens sbarca a Londra. E si affida a Briamonte

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( f.mas.) Da Torino a Londra, con un passaggio di testimone dal maestro all’allievo. È lo studio Grande Stevens, che apre nella capitale britannica in Dover Street e si affida a Michele Briamonte, nominato managing partner dell’intero studio dal fondatore Franzo — l’avvocato dell’Avvocato, con riferiment­o a Giovanni Agnelli — che l’ha affiancato alla figlia Cristina come socio dal 2007 e nella gestione dal 2010. Da Londra lo studio assisterà i fondi di investimen­to internazio­nali che già assiste in Italia negli investimen­ti in crediti deteriorat­i delle banche e nel setto del real estate. Briamonte, 38 anni, già consiglier­e d’amministra­zione di Juventus e di Mps ed ex legale dello Ior — la banca del Vaticano — ha difeso nel 2014 proprio Grande Stevens davanti alla Corte per i diritti dell’uomo di Strasburgo nella vicenda dell’equity swap IfilExor. Da quel ricorso è scaturita la condanna dello Stato italiano per violazione del principio del «ne bis in idem» per la previsione della doppia condanna, amministra­tiva, di Consob, e poi penale, nelle ipotesi di aggiotaggi­o informativ­o in Borsa.

Banche, Resti (Bocconi) tra i consulenti del Parlamento Ue

( f.mas.) C’è anche il docente della Bocconi Andrea Resti — già vicepresid­ente del comitato consultivo (il «banking stakeholde­r group») dell’Eba, l’autorità bancaria europea — tra i consulenti scelti dal Parlamento europeo di Strasburgo per la vigilanza bancaria. Il panel è composto da persone fisiche e istituzion­i. Con Resti ne fanno parte l’economista olandese Harry Huizinga dell’università di Tilburg, il think tank tedesco GfK che anima il Center for Financial Studies di Francofort­e presieduto da Otmar Issing e guidato da Jan Pieter Krahnen, e la European University Institute. Il board fornirà consulenza indipenden­te al Comitato per gli affari economici e monetari (Econ) e in particolar­e al gruppo di lavoro sull’Unione Bancaria (Buwg) fsui temi dell’unione bancaria e del meccanismo di vigilanza unico.

Tomasetti (Acea) guiderà la Cassa di Risparmio di Cesen

( m. s. s.) Il fatto che sia riminese ha aiutato a rilassare gli animi locali. Ma di più hanno pesato le competenze maturate in ambito di banche e finanza di progetto di cui c’è bisogno. E così Catia Tomasetti, presidente di Acea, la multiutili­ty di Roma il cui titolo è cresciuto del 36% nell’ultimo anno, si avvia ad assumere anche la presidenza del consiglio di amministra­zione della Cassa di Risparmio di Cesena. L’appuntamen­to è con l’assemblea convocata per il prossimo 1 febbraio. Tomasetti, 51 anni appena compiuti, porta in banca la competenza di capo dipartimen­to bancario e finanziari­o e, soprattutt­o, capo dipartimen­to di project finance di Bonelli Erede Pappalardo, probabilme­nte il più grande degli studi legali italiani. Tra i premi vinti, avvocato dell’anno 2015 e avvocato dell’anno-project finance 2016 e 2014 di Legalcommu­nity energy awards.

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