E Rumsfeld crea un videogioco (copiando i solitari di Churchill)
L’architetto della guerra in Iraq lancia un’app. «Il suo contributo migliore»
L’App Store l’ha definito uno dei migliori videogame in circolazione, e qualcuno già ironizza che il Churchill Solitaire sia il più importante contributo di Donald Rumsfeld alla politica militare Usa. Un’app per iPhone, che l’83enne ex Segretario alla Difesa ha modellato sul gioco di carte amato dal grande statista.
«La versione più diabolica del noto passatempo», la definisce il veterano di tre amministrazioni repubblicane, che l’ha imparata quarant’anni fa da André de Staercke. Ex membro del governo belga che, in esilio a Londra durante la Seconda guerra mondiale, divenne amico intimo e protégé di Churchill. L’allora primo ministro, noto appassionato di carte e non sconosciuto ai casinò, gli insegnò quel solitario che gli teneva compagnia nelle notti insonni, stimolandone il pensiero strategico. Molti anni dopo, quando Rumsfeld era ambasciatore presso Nato, fu Staercke a prenderlo sotto le sue ali, e gli passò le regole del gioco.
«Dà dipendenza perché è molto difficile», spiega Rumsfeld al Wall Street Journal. «Le probabilità di successo sono poche. Anche un solo errore nelle fasi iniziali può impedirti di vincere la mano. Un po’ come nella vita». Si gioca con un timer e due mazzi di carte. E ciascuno dei 15 livelli prende il nome da una vera fase della carriera di Churchill, da «Member of Parliament» a «Primo Lord dell’Ammiragliato». Per Rumsfeld, che nella app ha coinvolto gli eredi di Sir Winston e domani partirà in tour promozionale, il videogame ne riflette la leadership: pianificare, muoversi con scaltrezza e grande concentrazione, approfittare dei colpi di fortuna, essere pronti a perdere la battaglia per vincere la guerra. «E soprattutto, come direbbe lui, mai arrendersi».
E poiché Rumsfeld non sa usare il computer, ha sovrinteso lo sviluppo della app nello stesso modo in cui governava il Pentagono: una raffica di memo registrati con un vecchio dittafono. Alcuni sono stati pubblicati, e rivelano come non si sia affatto ammorbidito con l’età. Così l’ex braccio destro Keith Urbahn, oggi a capo dell’agenzia di marketing che lo ha aiutato a creare l’app, racconta che quando il suo punteggio dovette esser resettato durante il collaudo, retrocedendolo da generale a semplice cadetto, Rumsfeld gli registrò un memo di sfuriata. «Non ama perdere», confessa. «Da anni conserva i suoi punteggi e quelli della moglie Joyce. E si picca sempre d’essere in vantaggio».
Churchill Solitaire è gratuito, ma al prezzo di pochi centesimi, devoluti in beneficenza, si possono comprare aiutini e usare il tasto «Undo», che annulla la mossa precedente. Ma se Rumsfeld suggerisce di ricorrere liberamente ai primi, del secondo diffida. «Ci sono pochi maledetti undo nella vita», osserva. «Mentre ricevere consigli da qualcuno più vecchio e saggio di te è qualcosa che tutti dovremmo perseguire». Non resta che attendere l’app di Dick Cheney.