Col fucile finto tra i binari Un’ora di paura a Roma
Evacuata la stazione Termini, fermato e poi rilasciato
Allastazione Termini «c’è un uomo con un kalashnikov in mano», grida una donna al telefono con la polizia. Un’ora dopo si scoprirà che quel fucile è davvero un giocattolo. L’uomo sarà fermato e poi rilasciato ma non identificato.
cinquantenne, probabilmente italiano, forse un clochard con problemi psicologici, ha però lasciato una città avvolta nel terrore: dopo essere sceso dalla metropolitana alla fermata Termini, l’uomo con il fucile è salito in superficie stringendo l’arma in mano. Più come un ombrello che come un mitragliatore. Attorno a lui si è fatto il vuoto, decine le telefonate a polizia e carabinieri. In piazza dei Cinquecento sono piombati oltre 100 uomini, comprese le Unità operative di pronto intervento della Questura, coordinate dal questore Nicolò D’Angelo: neo gruppo speciale del Reparto volanti con agenti incappucciati addestrati per interventi antiterrorismo.
In un attimo, in un tranquillo lunedì sera, l’incubo terrorismo: Termini, ancora affollata di viaggiatori in partenza e in arrivo, è stata evacuata e chiusa. La gente ha capito che stava accadendo qualcosa di grave e si è messa a correre, a cercare riparo da una minaccia in quel momento invisibile. «Ci siamo rifugiati nei bar, nei negozi. C’erano poliziotti e soldati dappertutto con le armi spianate. Dicevano che c’era un terrorista in giro per i binari», hanno raccontato alcuni studenti. Il misterioso uomo con il giaccone celeste si è effettivamente diretto, senza essere fermato, al binario 20 per poi salire — indisturbato — sul regionale per Anagni (il 20 novembre era successo un fatto simile all’ospedale San Giovanni, con un uomo armato di fucile poi sparito nel nulla). E quel treno è partito con lui a bordo. Erano da poco passate le 20. Attorno alla stazione ancora più sirene e lampeggianti blu dappertutto: chiusi i tunnel
di accesso, chiuse tutte le strade. In via Giolitti, sui ballatoi frequentati quasi esclusivamente da immigrati, il blitz della polizia dopo l’ennesima segnalazione di uno straniero sospetto. La descrizione simile a quella del cinquantenne: zona circondata, soggetto individuato. Non aveva lo zainetto, tantomeno il fucile. E voleva comprare un panino in un alimentari lì vicino. Poi da Anagni la notizia che il ricercato era stato trovato e fermato. Sospiro di sollievo, allarme rientrato. Con il giallo del rilascio forse troppo precipitoso.