Freccero: Grillo? Torni alla Rai
«Farebbe il 35%». Nel cda no di Diaconale. E Guelfi: evitiamo sparate
Duegiorni fa l’intenzione di Grillo di fare un «passo di lato» dalla politica, ieri l’accusa alla Rai di essere «fascista». Ma il consigliere della Tv Freccero è pronto a opzionare Grillo per la prima serata su Raiuno.
secondo Renzi «non riesce a mandare avanti un solo progetto») sul suo blog abbia inveito contro la Rai «fascista che sui tg censura notizie scomode per il governo» lanciando il gettonatissimo hashtag «IoSpengolaRai» (mentre Roberto Fico, presidente grillino della Vigilanza accusa la tv pubblica di riservare a premier e governo oltre il 65% dell’informazione), non propizia certo il suo rientro pacifico.
Tanto più che il deputato pd Michele Anzaldi rinfaccia a Freccero di voler «riportare in Rai il capo del partito che lo ha nominato in consiglio. Peccato non abbia pensato a Santoro, Minoli o altri». Replica furibondo il consigliere: «Io sono un uomo di televisione, non di propaganda. Anzaldi l’altrui naso dal suo misura, è talmente servo che pensa lo siano tutti gli altri, lo scriva. Con Grillo ce ne diciamo ogni giorno di tutti i colori. La sua reazione contro la Rai è la riprova che non è un politico».
Sul possibile ingaggio di Grillo è cauto il consigliere di centrodestra Arturo Diaconale: «Quando sarà completamente slegato dal ruolo politico ne possiamo parlare. Per adesso, visto che ha fatto solo un passetto di lato, un suo show sarebbe soltanto un grosso spot per i Cinquestelle, e allora che se lo paghi». Tiepido anche il renziano Guelfo Guelfi: «Il genio fantasioso del collega Freccero ci propone un piatto facile, la prima serata con Grillo sarebbe un successo, qui ci vogliono trovate d’ingegno, non una gara a chi la spara più grossa».
Anzaldi Vuole riportare in tv il capo del partito che lo ha nominato