Il dilemma M5S: sostituire o no la candidata «senza spinta»?
In Lizza Patrizia Bedori, 52 anni, consigliere di zona, è stata scelta come candidato sindaco del M5S a Milano
Un nuovo fronte per i Cinque Stelle, carico di incertezze. La partita stavolta è quella per il candidato sindaco di Milano. In campo c’è Patrizia Bedori, designata dagli attivisti a novembre (ottenne 74 voti): una scelta che non ha mai convinto del tutto i vertici pentastellati e che ora sembra tornata in discussione. Secondo indiscrezioni Alessandro Di Battista, nei giorni scorsi, avrebbe proposto al direttorio e ai parlamentari di intervenire per cercare soluzioni: il Movimento, infatti, teme uno scivolone nei consensi in una città giudicata fondamentale per importanza strategica (anche in vista delle Politiche). E corre ai ripari. Pesa nelle considerazioni di attivisti ed eletti l’impatto mediatico ottenuto dalla pentastellata, giudicato «scarso», specie se paragonato ad aspiranti sindaci in altre città. A complicare la situazione anche alcune uscite pubbliche — come un evento promosso dai City Angels — in cui la sua presenza è risultata poco visibile rispetto ai suoi concorrenti. O ancora di più ha inciso il giudizio tagliente di Dario Fo («La ragazza che è stata scelta mi preoccupa molto, il problema è vedere poi se è in grado di gestire qualcosa di così grande»). I Cinque Stelle sono intervenuti puntellando lo staff della comunicazione, ma — visti i tempi ristretti — si stanno vagliando anche opzioni estreme. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un passo indietro della stessa Bedori. Non è un segreto che la candidata avverta una forte pressione su di sé e — sebbene il ritiro sia considerato dal M5S una decisione traumatica anche a livello di immagine — un passo del genere segnerebbe una svolta. E un nuovo round nella partita per Palazzo Marino. Nel Movimento cinquestelle sulla vicenda c’è massimo riserbo. Bocche cucite, ma l’impressione è quella che ci possa essere presto una sorpresa. Una delle idee che circolano da giorni è quella di sottoporre al voto del web gli aspiranti candidati consiglieri comunali. Il più votato potrebbe «affiancare» la candidata durante la campagna elettorale. Le nubi a Cinque Stelle che al momento si addensano all’ombra della Madonnina, insomma, potrebbero presto rivelare scenari imprevisti.