Corriere della Sera

Gonzalo ricorda Careca, Paulo morbido come Sivori

- Di Mario Sconcerti

Dybala ha la morbidezza che aveva Sivori: quella traversa colpita domenica con tocco da sotto è stato un colpo esatto alla Sivori. Dybala è elastico sul pallone, lo tiene attaccato al piede come Sivori ma da un’altezza fisica più importante. Nel calcio, più il baricentro è basso e maggiore è la facilità di controllar­e il pallone. Sivori era un metro e 63, più basso di Maradona, era una sola cosa col pallone, rotolavano insieme. Anche per questo era più egoista di Dybala: il suo calcio era il dribbling, andare oltre l’avversario, irriderlo. La sua prima specialità era il tunnel, un colpo furtivo, quasi a tradimento sull’avversario, che non si era ancora mai visto. Sivori era furbo, senza regole, quasi selvaggio. Dybala è lineare, guarda il campo dall’alto, sceglie la giocata. Ma il modo di portare avanti la palla, sempre d’esterno, sempre a un centimetro, si assomiglia davvero. Sivori non cercava di migliorare perché si pensava perfetto, detestava la manovalanz­a degli altri. Dybala vive nel silenzio della trappola. Si defila come Messi, vuole si pensi che non ha l’idea. Poi lo trovi improvvisa­mente in gol. Sivori vinse molto con la Juve, ma anno dopo anno riuscì a sfinire la squadra con il suo esempio zingaro. Fu venduto al Napoli per interrompe­re la contaminaz­ione. Si somigliano abbastanza anche Careca e Higuain, hanno in comune la fretta con cui puntano l’area e il dribbling largo spostato verso destra. Careca aveva più classe, Higuain ha tutto. Careca era un fantasista messo davanti all’area di rigore, Higuain è uno sfondatore. Careca calciava meglio da fermo che in corsa, Higuain è l’opposto, infatti non è un buon rigorista e non batte punizioni. Higuain ha più temperamen­to, Careca aveva forse più senso complessiv­o del calcio. Sarebbero stati una bellissima coppia giocando insieme. Si sarebbero capiti al volo. In alcune fughe lunghe, quando l’area ancora è lontana, nei movimenti Higuain mi ricorda un po’ anche Altafini, fuoriclass­e assoluto che arrivò a Napoli con Sivori. Altafini non aveva né la forza né il coraggio di Higuain, ma giocava a calcio come pochi. Solo Pelè riuscì a prendergli il posto nella Nazionale brasiliana. Oggi lo zig-zag rapido di Higuain in contropied­e ha l’immagine e l’effetto della danza di Altafini nella velocità.

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