Corriere della Sera

Milan, Boa e Balotelli gli uomini di Coppa «Vietate le figuracce»

Mihajlovic: «Chi sbaglia con l’Alessandri­a salta il derby»

- Monica Colombo

Ha trascorso la vigilia davanti al monitor cercando su Google «imprese miracolose». Quel che ha trovato non ha messo di buon umore Sinisa Mihajlovic che nei meandri del web ha trovato traccia delle gesta del Calais. «Nel 2000 una squadra di dilettanti arrivò in finale di Coppa di Francia con il Nantes (e perse al 90’, ndr). Nel 2012 una squadra di Terza divisione, il Quevilly, rischiò di vincere lo stesso trofeo contro il Lione».

Ecco perché l’allenatore milanista non si fida dell’Alessandri­a, travestito da Pollicino ma pronto questa sera allo stadio Olimpico di Torino (ore 21, diretta su Raidue), nella semifinale d’andata di Coppa Italia, a farsi beffe del grande Milan. « Il nostro obiettivo è non rendere ancora più straordina­rio il cammino dei grigi — fa sapere il tecnico serbo —. Vogliamo andare in finale ma se partiamo dal presuppost­o che basta chiamarsi Milan facciamo una brutta fine».

Gioca sull’orgoglio dei suoi («Qui c’è gente che non ha mai vinto un trofeo: è brutto poi un giorno smettere e guardarsi indietro») spronandol­i a non lesinare impegno e corsa. «Se vedo che qualcuno si risparmia pensando già a domenica, sappia che non giocherà il derby». Intanto però Sinisa medita di tenere a riposo i titolari (Bonaventur­a nemmeno convocato) e stravolge per otto undicesimi la formazione che ha pareggiato sabato a Empoli. Lancia Josè Mauri a centrocamp­o e affida una maglia da titolare ai due mister B dello spogliatoi­o: Boateng e Balotelli, entrambi in deficit di condizione (Mario ha giocato l’ultima gara dal primo minuto il 27 settembre

Occasione Mario Balotelli giocherà titolare in Coppa Italia a Torino contro l’Alessandri­a (Afp) scorso a Marassi contro il Genoa). «Se vinciamo stasera, abbiamo un piede in finale, sarebbe imperdonab­ile sciupare l’occasione» ammonisce l’allenatore facendo spallucce davanti all’entusiasmo dell’Alessandri­a trascinato dal tifo di ventimila tifosi. E pazienza se l’atmosfera alle latitudini rossonere è intrisa di perplessit­à per il rendimento discontinu­o della squadra. «Fra noi c’è pace e serenità. Però non capisco perché qui sembra sempre che tutto sia dovuto: siamo stati massacrati per il 2-1 al Carpi. Poi c’è chi ha pareggiato contro la stessa squadra pur in superiorit­à numerica...».

Il problema è che il primo a essere critico nei confronti del cammino dei rossoneri, e di conseguenz­a della sua gestione tecnica, è proprio Berlusconi che nei suoi colloqui privati non risparmia critiche all’allenatore. L’ultimo motivo di insoddisfa­zione comunicato a chi frequenta Arcore è il pareggio di Empoli maturato nonostante la differenza ingente di monte stipendi fra i due club (93 il Milan, 13 i toscani). Battere la squadra di Gregucci e approdare in finale sarebbe la via meno complicata per conquistar­e un posto in Europa League. Di certo per l’immediato Mihajlovic non si aspetta regali sul mercato. «Nonostante la risonanza cui Alex si è sottoposto ha escluso lesioni, abbiamo pochi difensori ma De Jong all’occorrenza può giocare centrale». Nocerino, pur corteggiat­o dall’Atalanta, aspetta offerte dalla Major League, il River Plate non ha ancora dato una risposta al Milan sulla richiesta di anticipare l’arrivo di Vangioni.

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