Le Iene raddoppiano ma non trovano ancora una definizione di ruoli

Doppio appuntamento per «Le Iene». Geppi Cucciari, Fabio Volo, Miriam Leone hanno inaugurato la nuova edizione domenicale del programma (Italia1, 21.20). Martedì toccherà ancora a Geppi, con Nadia Toffa e Pif. Per fortuna ora il programma non supera le due ore. Era la prima puntata, difficile giudicare la conduzione. Mancano l’intesa, la definizione dei ruoli, la sintonia con il resto del programma.

Ma qualche segnale di svolta c’è. Per esempio, Fabio Volo (come romanziere ormai sdoganato persino dal Foglio!) ha dichiarato in un’intervista che non gli piace il moralismo delle Iene. Ha ragione e penso che dello stesso avviso sia la direttora di Italia1, Laura Casarotto. Speriamo di non veder più servizi come quelli sul caso Stamina e, in generale, quelli con il ditino alzato, espressione tipica della setta dei pranoterapeuti dei vizi umani.

La vera svolta è quella marchiata Beppe Caschetto. L’agente televisivo ha piazzato bene quattro volti della sua scuderia Cucciari, Leone, Volo e Pif e questo spiega il singolare intreccio tra Rai3 e Italia1. Il sabato pomeriggio Geppi conduce con Piero Dorfles «Per un pugno di libri» e fatica non poco a trovare una propria identità.

Il sabato sera, Fabio Volo è ospite fisso di Fabio Fazio, anche se la sua presenza non è di quelle che ti restano impresse nella memoria (Volo è bravissimo alla radio oppure come inviato televisivo, quando gioca il ruolo dell’intruso). Leone recita in «Non uccidere». Quanto a Pif, ha bisogno di disintossicarsi un po’ dalla pubblicità, che in questi mesi lo ha vampirizzato, annacquando molto la sua singolare alterità. Come al solito, il servizio più divertente e profondo è stato quello di Enrico Lucci, inviato speciale alla prima de La Scala.

Per il resto siamo nella norma. Ma non è che per caso, tra la direzione di Laura Casarotto e il «peso» di Beppe Caschetto, il ruolo di Davide Parenti, inventore delle Iene, ne esce un po’ ridimensionato?