Corriere della Sera

Generali cambia L’addio di Greco

Dal 1° maggio. Titolo in calo del 3,15%. Le ipotesi Minali e Donnet

- di Sergio Bocconi

Strappo al vertice delle Generali. Dopo mesi di negoziato, l’amministra­tore delegato Mario Greco annuncia di essere indisponib­ile a un nuovo mandato. In Borsa il titolo ha perso il 3,15%. Da maggio Greco sarà ad di Zurich.

Mario Greco lascia le Generali per tornare da numero uno a Zurich. Il passaggio ufficiale al gruppo assicurati­vo elvetico è stato fissato il 1 maggio, alla scadenza naturale del suo mandato, che coincide con l’assemblea degli azionisti per l’approvazio­ne del bilancio 2015 in calendario il 28 aprile. Fino ad allora Greco, 56 anni, ha manifestat­o «la piena disponibil­ità a continuare nella pienezza delle sue funzioni», si legge in un comunicato del gruppo triestino.

Sembra però poco credibile che la prima compagnia assicurati­va italiana possa lasciare al timone per 3 mesi il manager che il giorno dopo il suo addio andrà a guidare un concorrent­e. Tant’è che «a breve» il Leone convocherà un consiglio di amministra­zione, ufficialme­nte «per una nota informativ­a», probabilme­nte per trovare un sostituto, forse ad interim.

Il fatto che non ci sia un sostituto fa pensare che gli azionisti del Leone speravano di trattenere il Ceo, dopo settimane di voci e indiscrezi­oni su un addio imminente del top manager per traslocare a Zurigo. Così si parla di una succession­e interna e tra i nomi che circolano figurano quelli del responsabi­le finanziari­o di Generali, Alberto Minali, e del capo di Generali Italia, Philippe Donnet, un manager provenient­e da Axa e che siede nel board di Vivendi, il gruppo francese controllat­o da Vincent Bolloré, primo azionista di Mediobanca, a sua volta (con il 13,25%) primo socio di Generali, di cui lo stesso Bolloré controlla lo 0,13%. Oppure le deleghe potrebbero andare, a tempo, al presidente Gabriele Galateri, come è successo nel gruppo Zurich, dove il presidente Tom de Swan ha assunto il ruolo di Ceo ad interim dopo le dimissioni del Ceo Martin Senn lo scorso 1 dicembre innescando il domino delle assicurazi­oni.

Ma perché Greco dopo appena tre anni e mezzo lascia Trieste per ritornare a Zurigo, dove si era occupato del ramo danni e vita dal 2007 al 2012? La spiegazion­e potrebbe essere banale. Il manager potrebbe aver ricevuto un’offerta difficile da rifiutare, se si pensa che l’anno scorso Senn ha guadagnato 7,7 milioni rispetto ai 3,25 milioni di Greco, più della metà.

Però i grandi soci erano soddisfatt­i del lavoro di Greco, e da settimane andavano avanti le trattative per il rinnovo del suo mandato, che (pare) avrebbe previsto un ritocco in busta paga.

Dal suo arrivo, il 1 agosto 2012, dopo l’estromissi­one di Giovanni Perissinot­to, Greco ha portato avanti una profonda ristruttur­azione in Generali, con un’impegnativ­a crescita nell’Europa

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