L’ispezione e la richiesta dei delegati di Teheran E Renzi se la prende con il «cerimoniale»
Il centralino di Palazzo Chigi ieri ha ricevuto più telefonate internazionali del solito: erano in prevalenza media anglosassoni, dalla Bbc alla Cnn, tutti volevano chiedere informazioni sulla decisione di oscurare le statue romane dei Musei Capitolini durante la visita del presidente iraniano Rouhani.
La ricostruzione della vicenda, che ha suscitato scandalo anche in Italia, viene così diffusa da fonti ufficiose. Primo: sono stati gli iraniani, la delegazione che ha fatto i sopralluoghi al Campidoglio, a chiedere che venissero oscurati i possibili motivi di imbarazzo, anche «marmorei», per il loro presidente.
Secondo: il cerimoniale di Palazzo Chigi, certamente per un eccesso di zelo, in contatto con l’ufficio diplomatico, ha accolto con favore le richieste iraniane e provveduto ad oscurare i nudi, femminili o maschili, della nostra storia. Che la decisione sia stata presa in totale autonomia, senza un avallo politico, appare curioso ma così è la ricostruzione ufficiosa. Terzo: scoppiata la polemica, anche internazionale, ieri Renzi ha provveduto ad esternare il suo disappunto a chi di dovere, probabilmente, viene da ritenere, al capo del cerimoniale, Ilva Sapora, che nelle ultime settimane ha avuto anche altri casi, poco sereni, da gestire.
Il Fatto Quotidiano ha pubblicato, in più puntate, nei giorni scorsi,la storia di un presunto bisticcio interno alla delegazione italiana in visita in Arabia Saudita, mesi fa. Oggetto della disputa alcuni regali, soprattutto costosi orologi, donati dal Re Salman. Sotto i riflettori proprio l’ufficio del cerimoniale di Palazzo Chigi e la presunta sparizione, smentita ufficialmente dal governo, di alcuni preziosi orologi.
Quarto: visti i precedenti, visto il disappunto lasciato trapelare ieri, non è da escludere che nel mirino di Renzi sia entrata anche il vertice dell’ufficio che gestisce il cerimoniale della presidenza del Consiglio.