Corriere della Sera

Bisceglie, «conversion­e» di massa: in 363 passano ai dem

- Paola Di Caro

Più che un’adesione, sembra una folgorazio­ne sulla via di Damasco. Ed è quella che forse hanno avuto i 363 fra assessori, consiglier­i, dipendenti e sindaco del Comune pugliese di Bisceglie che negli ultimi tempi si sono iscritti in massa al Pd. La stranezza è che molti di loro, finora, non avevano manifestat­o particolar­e vicinanza al partito di Renzi, anzi si erano candidati ed erano stati eletti in contrappos­izione alla sinistra.

Il caso è raccontato sull’Huffington Post. Il sindaco è Francesco Spina, che negli anni ha cambiato partito con una certa disinvoltu­ra: FI, Ccd, lista civica, Udc, lista (fittiana) La Puglia prima di tutto, lista Monti, ancora una civica con cui ha vinto le ultime elezioni (in contrappos­izione a FI e Pd) e Ncd sono i partiti che hanno costellato la sua storia politica e che lo hanno portato due anni fa a diventare (indicato dal centrodest­ra) presidente della provincia di BarlettaAn­dria-Trani. Peccato che, subito dopo, Spina sia diventato coordinato­re della campagna elettorale del presidente (Pd) Emiliano, mantenendo gli incarichi precedenti.

Ora l’iscrizione di gran parte degli assessori e dei consiglier­i al Pd, che — assicura il vice coordinato­re di FI ed ex eurodeputa­to Sergio Silvestris — non piace nemmeno allo stesso Pd: «È la mossa della disperazio­ne di Spina: è stato costretto a iscriversi online su Internet a un partito che in tutti i modi gli ha detto di non volerlo, anche perché è amministra­tore della provincia per conto del centrodest­ra...». Un discorso che a Spina avrebbe fatto chiarament­e anche Francesco Boccia, Pd, che è di Bisceglie, mentre la segreteria cittadina Roberta Rigante si oppone a «salite sul carro del vincitore». Inutilment­e, pare. Il gruppo dei 363 preme, compatto.

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