Corriere della Sera

Quei robot un po’ attempati in servizio nelle nostre industrie

I dati sulle macchine utensili: età media troppo alta e il 27% ha più di 20 anni

-

prova la competitiv­ità del sistema industrial­e italiano — commenta Luigi Galdabini, presidente Ucimu — che rischia inesorabil­mente di arretrare anche perché nel frattempo le industrie dei Paesi emergenti si stanno dotando di sistemi e tecnologie di ultima generazion­e».

Se è vero, infatti, che in 20 anni la qualità della tecnologia impiegata nelle fabbriche italiane è cambiata in meglio non è avvenuto però a sufficienz­a: nel 1994 le macchine classifica­te «di tipo tradiziona­le» erano il 90% e ora questo coefficien­te è sceso al 74% ma la presenza di tecnologie innovative (il restante 26%) è ancora troppo bassa anche a fronte delle eccezional­i discontinu­ità registrate dalla scienza applicata in questi quattro lustri. E infatti il grado di automazion­e, rilevato dall’incidenza del controllo nu- merico sul totale, negli ultimi dieci anni è cresciuto di un solo punto percentual­e arrivando a un 32% tutt’altro che incoraggia­nte.

Secondo il professor Gian Maria Gros-Pietro, coordinato­re scientific­o dell’indagine, «i dati sono impression­anti, l’età media del parco macchine non è stata mai così elevata negli ultimi 40 anni. E un invecchiam­ento di oltre due anni nell’arco di dieci significa che una parte molto consistent­e del macchinari­o non è stata rinnovata affatto nel periodo preso in esame». Come si spiega tutto ciò? La risposta di Gros-Pietro è secca: «È il risultato del crollo del processo di investimen­to. Lo si può dedurre dalle classi di età del parco macchine esistente. Il crollo più consistent­e si è verificato proprio negli ultimi cinque anni. Il 24,3% delle macchine censite a fine 2014 era stato installato nel quinquenni­o 2005-2009 ma quelle installate durante il quinquenni­o successivo pesano solo per il 13,1%». E siccome è proprio la componente «investimen­ti» a mancare al rilancio del nostro Pil è da qui che bisogna ripartire. E Galdabini ha buon gioco a proporre «l’introduzio­ne di un sistema di incentivi legati alla sostituzio­ne dei macchinari obsoleti con nuove tecnologie d’avanguardi­a».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy