Corriere della Sera

La mossa di Starace sulla rete: Metroweb? Ci pensiamo

L’Enel cambia marchio per la seconda volta dal ‘62. «Primo canone in bolletta tra marzo e luglio»

- DAL NOSTRO INVIATO Stefano Agnoli @stefanoagn­oli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’Enel di Francesco Starace e della presidente Patrizia Grieco presenta alle prime linee radunate a Madrid (200 top manager) il nuovo marchio, proseguend­o sul solco di tanti grandi gruppi che vedono nel rebranding un’occasione simbolica per affrontare le nuove sfide (lo hanno fatto di recente Telecom e Saipem). Ma anche sotto il nuovo logo il Ceo del gruppo elettrico non si sottrae a vecchie questioni, come la banda larga. Con qualche puntualizz­azione di rilievo, arrivando a non escludere («una delle tante cose di cui si può parlare»; «poi è Il presidente Patrizia Grieco e l’ad di Enel Francesco Starace con il nuovo brand tutta questione di prezzo») che il gruppo possa addirittur­a acquistare Metroweb. Una mossa in competizio­ne con Telecom? «Sono due o tre anni che Telecom vuole e non vuole Metroweb, ma certo non vogliamo gare al rialzo», spiega Starace. A quanto sembra però non ci sarebbero contatti in corso con F2i o Fondo strategico. Enel-Metroweb starebbero solo vagliando direttamen­te possibili collaboraz­ioni industrial­i.

Di più sicuro ci sono almeno un paio di altre cose. La prima è che il piano industrial­e di Enel Open Fibre, la società per la banda larga, arriverà «in primavera avanzata». La seconda è che la mossa con la quale il governo ha messo nelle mani di Infratel le aree a «fallimento di mercato», e ha ribadito che la rete resterà pubblica, «semplifica molto la situazione». Quando Infratel partirà con le aste per la copertura, anche Enel e gli altri operatori sapranno come orientare i loro interventi.

Quanto agli altri fronti aperti, Starace ha anche rivelato che al momento non c’è notizia di recessi per l’integrazio­ne con Enel Green Power. Se il valore dei recessi superasse quota 300 milioni, l’Enel — come noto — potrebbe riservarsi di farla saltare. Non poteva mancare infine anche il canone Rai in bolletta, per il cui ingresso mancano pochi dettagli tecnici. La prima rata? «Tra marzo e giugno-luglio», secondo Starace. Ma ora riflettori sul nuovo marchio, all’insegna della filosofia dell’open power inaugurata dall’Enel con il piano dello scorso novembre.

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