La rassegna-mercato a Milano in aprile Miart, festa globale e diffusa della creatività
La formula (vincente) non è cambiata: le gallerie selezionate, in tutto 154 da sedici Paesi, sono tra le più importanti (i nomi vanno da Gavin Brown’s Enterprise a Marc Foxx, da Christian Stein a Esther Schipper), i curatori coinvolti raggiungono quota sessanta, quaranta oratori d’eccezione sono attesi nei talk, mostre ed eventi accompagnano la rassegna. Ma per questa ventunesima edizione di Miart, la fiera dell’arte moderna e contemporanea che si terrà a Milano tra l’8 e il 10 aprile, gli organizzatori hanno aggiunto alcune novità: una nuova sezione — un percorso attraverso il Ventesimo secolo — e un programma più fitto di eventi «extra». Nel segno del dialogo tra linguaggi, artisti, istituzioni.
Festa di primavera dentro e fuori gli spazi di FieraMilanoCity. L’appuntamento, organizzato da Fiera Milano e diretto da Vincenzo de Bellis, è suddiviso in cinque sezioni: gli artisti Established; gli Emergenti; le otto coppie di gallerie che mettono a confronto le generazioni di creativi; Object, il design concepito come produzione in edizione limitata; Decades, nove decenni (dal 1910) che raccontano le anime del Novecento. E poi ci sono le conferenze che esplorano il mondo delle arti visive,il programma per i collezionisti, le iniziative aperte a tutti. Si chiama Miartweek e sarà una sorta di «fuorisalone» dell’arte: grazie alla partnership con il Comune sono previste iniziative e visite speciali, dalla XXI Triennale all’inaugurazione della retrospettiva dedicata allo Studio Azzurro a Palazzo Reale; dalla personale di Carsten Höller all’Hangar Bicocca fino all’apertura straordinaria della Fondazione Prada (dalle 19 alle 24) e del Museo del Novecento; dalle visite gratuite al Pac e alla Gam, passando per la mostra di Boccioni e il «progetto performativo» in collaborazione con Fai e Fondazione Trussardi.
Milano come «polo di condivisione culturale». Lo afferma Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano, lo ribadisce l’assessore Filippo Del Corno: «La città si conferma uno dei più importanti hub internazionali per la valorizzazione del pensiero creativo». Aggiunge de Bellis: «Miart ha intrapreso un percorso preciso puntando sulla qualità. Le sue idee fondanti sono il dialogo tra artisti di generazioni diverse e l’internazionalità e internazionalizzazione dell’arte italiana». Idee chiare e un obiettivo: superare gli oltre 41 mila visitatori dello scorso anno.