Shoah, l’appello di Mattarella La lezione contro i nuovi muri
Il capo dello Stato nel Giorno della Memoria: «L’Europa è in affanno, ma è un’illusione alzare muri»
«Auschwitz buco nero della storia», «abisso di dolore e rivolta morale», ha detto il presidente Mattarella, ricevendo le scuole nel Giorno della Memoria. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha definito «verosimile» che il Papa, nel luglio prossimo, in occasione della Giornata mondiale della gioventù, a Cracovia, possa pregare ad Auschwitz. E la presidente della Camera, Laura Boldrini, annuncia: online i documenti sui crimini nazisti impuniti.
Il Giorno della Memoria è passato ieri lasciando buoni semi. Cerimonie e iniziative ovunque per ricordare la Shoah: «Auschwitz buco nero della storia», «abisso di dolore e rivolta morale», come ha detto al Quirinale il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ricevendo le scuole.
Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, con la kippah in testa in segno di solidarietà alla Comunità
ebraica, ha definito «un’ipotesi verosimile» che Papa Francesco, nel luglio prossimo, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, a Cracovia, possa raccogliersi in preghiera nel vicino campo di Auschwitz.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha annunciato che «tra pochi giorni, sul sito dell’archivio storico di Montecitorio, saranno messi a disposizione del pubblico moltissimi documenti acquisiti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sui crimini nazifascisti. Si tratta del contenuto del cosiddetto “Armadio della vergogna”, documenti coperti dal segreto che ora sono stati declassificati...».
Si farà più luce, così, sulle pagine oscure di quegli anni (e sulla «caccia all’ebreo — di cui ha parlato ieri Mattarella — decretata dai nazisti in Italia dopo l’8 settembre a cui parteciparono, con zelo e ferocia, in tanti»).
Poi c’è il tweet del ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi: «Io non dimentico. Oggi. E per sempre». E quello del premier Matteo Renzi: «Mai più». Il presidente Mattarella ha detto agli studenti: «Le radici di questi 70 anni di pace e sviluppo vanno individuate anche nel sangue e nella terra fredda, mista a cenere, di Auschwitz». E ancora: «L’Europa oggi è in affanno ma la Shoah ci dice che è un’illusione alzare muri» perché «i nazionalismi generano ostilità». Da segnalare il punto di vista del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni: «Presentare gli ebrei solo come vittime è un’immagine di morte dell’ebraismo che dev’essere contrapposta all’immagine in cui in realtà crediamo. Quella di vita».
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha conferito la cittadinanza onoraria alle ex deportate Tatiana ed Andra Bucci. Il sindaco di Bologna, Virgilio Merola, vuol intitolare una curva dello stadio Dall’Ara ad Arpad Weisz, l’allenatore che vinse 2 scudetti in rossoblù negli Anni 30 prima di morire ad Auschwitz. Un minuto di silenzio è stato osservato in Federcalcio: «Ricordare la tragedia dell’olocausto è fondamentale — ha detto il presidente della Figc Carlo Tavecchio — per costruire un futuro migliore dove non ci sia più spazio per l’intolleranza». Stavolta, almeno, niente gaffe.
La visita Padre Lombardi: «Il Papa a luglio ad Auschwitz? Ipotesi verosimile»