Così la polizza su 89 miliardi a rischio
Nella soluzione trovata con la Ue, l’obbligo del rating per i crediti da cartolarizzare
Ora che la garanzia pubblica alla banche sui crediti deteriorati c’è, il mercato attende di conoscerne i dettagli. La soluzione su cui il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, hanno trovato l’accordo è ieri stato valutato in maniera dubitativa dalla Borsa, in lieve calo (-0,4%) con le banche tra i titoli più venduti. In particolare il mercato attende le norme per capire quanto costerà alle banche la garanzia pubblica e se essa renderà conveniente la vendita sul mercato delle sofferenze. Obiettivo del governo è aiutare gli istituti a liberarsi dei crediti difficilmente esigibili — pari a 201 miliardi ma già svalutati a 89 miliardi — così che possano tornare a finanziare imprese e famiglie. Secondo Boston Consulting Group (che ha assistito la Banca d’Italia nelle trattative sulla bad bank nel corso del 2015) se venissero ceduti 100 miliardi di sofferenze, il Pil potrebbe aumentare dell’1,5-2% in due-tre anni. Ma vediamo come funziona il meccanismo ideato da Tesoro, che è stato assistito in questa fase da Jp Morgan.