Ecco i conti sul polo bancario La spinta del governo per Mps
potrebbero raggiungere lo stesso scopo — stabilizzare Mps — e ancorare altre banche in difficoltà, a partire dal Banco Popolare di Verona. Verona oggi è fragile: quasi un quinto (18%) dei suoi prestiti sono deteriorati, ma il tasso di copertura cautelativa di queste posizioni è più basso rispetto a Siena. Il Banco Popolare ha sofferenze quasi pari all’intero patrimonio netto — troppe — dunque ha bisogno di un matrimonio con una banca sana e non piccola per stabilizzarsi. L’ipotesi più diffusa è che Verona si fonda con Bpm, se solo si risolvessero i soliti personalismi fra manager. Ne nascerebbe una banca con 2.500 sportelli, la quarta d’Italia con 112 miliardi di crediti verso la clientela (l’8% dello stock nazionale) e crediti cattivi appena superiore a quanto è
Dopo la Ue
Lo sblocco del nodo con l’Unione Europea accelera i percorsi della notte