Polveri sottili alle stelle e limiti sforati nelle città Nuovi stop alle auto e piani anti inquinamento ma a macchia di leopardo
scattano, a macchia di leopardo, anche in altre Regioni. In Friuli, oggi alcuni sindaci fra cui quello di Pordenone hanno ordinato limiti alla circolazione (dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 tranne quelli dei residenti) e l’avvio delle targhe alterne. In più è stato vietato l’accensione di fuochi all’aperto.
In Emilia-Romagna, a Modena, il 31 gennaio ci sarà una «domenica ecologica straordinaria» e dalle 8.30 alle 18.30, non potranno circolare i veicoli a benzina fino a Euro 1; i diesel fino a Euro 3; i ciclomotori e motocicli Euro 0. Inoltre, fino al 2 febbraio non si potranno bruciare sterpaglie. Poi domenica 7 febbraio si replicherà.
« Questi provvedimenti emergenziali possono abbassare la febbre ma non curano l’ammalato — sostiene Rossella Muroni, presidente di Legambiente — perché occorre far muovere strutturalmente i cittadini in modo diverso. Specialmente bisogna avere particolare attenzione per i pendolari con più risorse per trasporto su ferro, mezzi pubblici e mobilità nuova».
Di diverso avviso è l’Associazione nazionale comuni d’Italia (Anci). «Il percorso virtuoso disegnato dal governo Renzi lo scorso dicembre per avere un coordinamento nazionale sul problema smog — afferma Claudio Lubatti, delegato Anci — è la via da seguire anche se poi ogni Comune deve avere libertà di adattare le iniziative sul proprio territorio».
@AlessioRib