L’Alvaro ritrovato: «Periodo duro, ma è alle spalle»
Mancini : «Questo è il momento più delicato». Insulti omofobi dagli ultrà bianconeri
TORINO Si sblocca Morata. Si conferma Dybala. E la Juve compie tre passi verso la finale. Dopo un digiuno lungo 20 partite, il centravanti spagnolo firma la seconda doppietta della carriera in bianconero e lancia i campioni d’Italia: «La verità è che è stato un periodo abbastanza duro in campo e anche fuori ho avuto tanti problemi nella testa. I grandi campioni nella loro carriera hanno avuto periodi difficili, quindi posso averli anche io che sono un calciatore normale».
Ora, a quasi quattro mesi dall’ultima gioia (contro il Bologna in campionato), Morata vuole voltare pagina: «Ringrazio i miei compagni, sono incredibili, mi hanno dato un grande sostegno. La svolta, per me, è arrivata un po’ tardi. Lavoro tutti i giorni, sono diverso da ieri, vivo per il gol e spero di continuare così » . Decisivo Morata, imprendibile Cuadrado, infallibile Dybala. L’argentino ha fatto centro in sette delle ultime otto partite e ha impiegato soltanto 6’ dal suo ingresso in campo per siglare il suo 15° gol stagionale.
Raggiante Allegri: «Abbiamo fatto una bella partita, ordinata, sono soddisfatto. Stiamo crescendo, mi è piaciuto l’approccio, quando parlavo di incoscienza intendevo questo. Ora però resettiamo tutto».
Roberto Mancini è scuro in volto: «La Juve ha meritato di vincere ma il risultato mi sembra un po’ esagerato, anche perché non credo che ci abbiano messo in grande difficoltà. Certamente credo sia un passivo difficile da rimontare: ci mancheranno sia Miranda che Murillo ma qualcosa ci inventeremo». Il tecnico nerazzurro, apostrofato dalla curva juventina con «frocio di m...» (più uno striscione: «L’8 marzo cosa fai?»), riconosce che «questo è il momento più delicato della stagione, ma dobbiamo continuare a lavorare». E domenica c’è il derby contro il Milan, altro incrocio da brividi, e l’Inter dovrebbe contare su un rinforzo in più: «Credo che Eder possa essere disponibile».