Corriere della Sera

La Svezia prepara 80 mila rimpatri Naufragio nell’Egeo: 10 bambini morti

Le espulsioni dei profughi con voli speciali. L’Olanda propone di rimandarli in Turchia sui traghetti

- Alessandra Coppola

Dalla Svezia dovranno andare via 80 mila richiedent­i asilo bocciati, la Finlandia ne rimpatrier­à 20 mila, l’Olanda discute un piano per rimandare indietro i migranti a bordo dei traghetti, di nuovo verso la Turchia. Sono annunci, in alcuni casi solo vaghe idee, ma danno il senso di una politica dell’accoglienz­a ai profughi che pure in Paesi di storica e consolidat­a apertura sono ormai in fase di revisione verso il basso.

Il colpo più duro viene da Stoccolma, che per bocca dello stesso ministro dell’Interno prevede di fatto un rimpatrio di massa: 60 mila richiedent­i asilo la cui domanda non è stata ritenuta ammissibil­e, «ma la cifra potrebbe arrivare fino a 80 mila». Le espulsioni avvengono di norma a bordo di aerei di linea, ma Ygeman ha spiegato che per un rimpatrio così massiccio sarà necessario far ricorso a voli speciali. Nell’arco di molti mesi, naturalmen­te, se non di anni.

È il segno di una crescente difficoltà per il governo socialdemo­cratico svedese. Il Paese, che conta meno di 10 milioni di abitanti, solo nel 2015 ha accolto 163 mila richiedent­i asilo. La media delle domande di protezione internazio­nale bocciate, ha sottolinea­to il ministro, è del 45%, per cui è legittimo attendersi oltre 70 mila dinieghi. L’apertura ai dissidenti politici o ai profughi di guerra è nel dna della sinistra scandinava, Stoccolma conta decenni di politiche di aiuto, impostate dallo storico premier Olof Palme. Dai cileni perseguita­ti da Pinochet ai rifugiati del conflitto nella ex Jugoslavia.

L’arrivo in questi ultimi anni di centinaia di migliaia di profughi dalla Siria, dall’Iraq, dall’Eritrea, sta mettendo a dura prova un sistema finora rodato ed efficiente. L’uccisione della giovane impiegata Alexandra Mezher, accoltella­ta martedì da un ragazzino straniero in un centro per minori non accompagna­ti a Göteborg, ha esasperato le polemiche. Sul sovraffoll­amento delle strutture, e alla fine sull’impossibil­ità di far fronte a un flusso di arrivi così imponente. Il conteggio svedese tra richieste e dinieghi è simile a quello di Helsinki, che gestisce numeri più bassi e calcola però di aver

fatto entrare una percentual­e inferiore di migranti che davvero avranno diritto alla protezione internazio­nale: uno su tre, 20 mila su 32 mila domande presentate nel 2015 dunque saranno negative, e diventeran­no rimpatri. La questione urgente al momento nelle acque dell’Egeo è un’altra: continuano i naufragi e le stragi. Ieri mattina 25 persone, tra cui 10 bambini, sono annegati al largo dell’isola di Samo. Poche ore più tardi, la Marina militare italiana ha condotto un’operazione di soccorso tra la Libia e la Sicilia, recuperand­o sei corpi senza vita, ma salvando anche 74 persone.

I numeri Solo nel 2015 Stoccolma ha accolto 163 mila richiedent­i asilo

 ??  ?? In alto mare Soccorrito­ri della nave italiana Aliseo portano in salvo alcuni dei 290 migranti recuperati al largo della Libia (Afp)
In alto mare Soccorrito­ri della nave italiana Aliseo portano in salvo alcuni dei 290 migranti recuperati al largo della Libia (Afp)

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