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per cento sul totale, la quota di immigrati irregolari che restano in Italia nonostante il decreto di espulsione, vanificando ogni tentativo di rimpatrio da parte delle autorità critica ritenendo che in alcuni casi sia possibile concedere l’asilo agli stranieri provenienti da un’area tuttora di massimo rischio.
I respingimenti
Nelle prossime settimane si cercherà di siglare nuovi patti, soprattutto si è deciso di intensificare le partenze verso i quattro Paesi che già collaborano. Perché le previsioni dicono che l’Italia rischia di dover affrontare un flusso ben superiore a quello dello scorso anno e dunque bisogna privilegiare i richiedenti asilo rispetto a chi non ha titolo per rimanere qui.
Secondo i numeri relativi al 2015 dei 15.979 rimpatriati, in realtà 8.736 sono stati respinti alla frontiera e soltanto 1.738 risultano riammessi nei Paesi di provenienza. Una tendenza confermata nel gennaio del 2016 stando almeno agli ultimi dati secondo cui nei primi tre giorni sono stati rintracciati 925 stranieri irregolari, 325 sono stati rimpatriati alla frontiera mentre 543 sono ancora in Italia. Anche per questo si sta valutando se ampliare il numero dei posti nei Centri di espulsione che sono meno di mille.