Corriere della Sera

«Subito i comitati per il No» Berlusconi, sfida sul nuovo Senato

E punta su Sgarbi per Bologna, Bertolaso (Roma) e Lettieri (Napoli)

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Tensione al vertice di palazzo Grazioli per le assenze al voto sulla sfiducia Nervi tesi, a palazzo Grazioli, il giorno dopo l’esito assai negativo della sfiducia al governo, bocciata dall’Aula e con ben 8 azzurri assenti a Palazzo Madama al momento della chiama (Ghedini, Palma, Giro, Fazzone, De Siano, Piccoli, Villari e Bocca).

Così, Berlusconi ha cercato di riportare entusiasmo: «Mi sento obbligato a restare in campo — l’annuncio —. Si deve tornare a essere il primo partito italiano. Possiamo e dobbiamo farcela. Dobbiamo passare alla storia come i veri salvatori della democrazia e della libertà. Voi parlamenta­ri dovrete aiutare il rinnovamen­to, io comunque non rottamerò nessuno».

La prima sfida sono ovviamente le Amministra­tive di primavera e il presidente di Forza Italia comincia a riempire le caselle dei suoi candidati ideali, città per città: «Vittorio Sgarbi a Bologna — ecco le prime conferme arrivate ieri —, Guido Bertolaso a Roma, Gianni Lettieri a Napoli... » . Per quanto riguarda Milano, invece, Berlusconi non ha più fatto il nome di Alessandro Sallusti, mentre starebbe ancora riflettend­o su quello di Stefano Parisi, ex city manager a Milano ai tempi del sindaco Albertini e fondatore di Chili, la piattaform­a di video e film on demand. Anche per Torino la candidatur­a di Osvaldo Napoli resta in piedi, in attesa però di nuove «illuminazi­oni». Una cosa è certa: «No al manuale Cencelli. Bisogna aprirsi alla società civile. Ovunque sosterremo il candidato migliore».

Berlusconi, in verità, avrebbe già in testa un’idea di governo: «Se torniamo a Palazzo Chigi, avremo tre politici di FI Summit Il leader di FI Silvio Berlusconi, 79 anni, ieri a palazzo Grazioli alla fine dell’ufficio di presidenza. L’ex premier ha cercato di ricompatta­re il partito come ministri, Franco Coppi alla Giustizia, Leonardo Gallitelli (ex comandante generale dell’Arma, ndr) all’Interno e, naturalmen­te, Renato Brunetta all’Economia...», mentre Gianni Letta diventerà «l’ambasciato­re di Forza Italia» per i rapporti con le imprese, il senatore Andrea Mandelli (presidente dei farmacisti italiani, ndr) dialogherà con gli ordini profession­ali e Renata Polverini, infine, ex segretario Ugl, se la vedrà con i sindacati.

E per rilanciare Forza Italia si punterà anche sul web: «Ho preso atto del fatto che Internet è frequentat­a ogni giorno per 4 ore da 40 milioni di italiani — ha concluso Berlusconi davanti ai suoi —. Quindi ho assunto la decisione sacrifical­e di prendere lezioni di Internet. Interverre­mo sulla Rete come non abbiamo mai fatto prima...». Secondo voci di palazzo Grazioli, il tutor informatic­o prescelto sarebbe Giampaolo Rossi, ex presidente di Rainet e fidanzato della responsabi­le comunicazi­one del partito, Deborah Bergamini.

Assenze alla sfiducia Se torniamo al governo avremo tre politici di FI come ministri: Franco Coppi alla Giustizia, l’ex capo dell’Arma Gallitelli alla Difesa e Brunetta al Tesoro. Letta sarà ambasciato­re per i rapporti con le imprese

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