L’artista preparerà il prossimo allestimento per la Turbine Hall Parreno, un francese alla Tate di Londra
Philippe Parreno, uno degli artisti francesi più rilevanti degli ultimi vent’anni, è stato chiamato dalla direzione della Tate Gallery di Londra per preparare il prossimo allestimento per la Turbine Hall. Si tratta di una delle commissioni più desiderate dagli artisti contemporanei, poiché la Turbine Hall è un luogo ampio e magico nel cuore della Tate, dentro il quale si possono realizzare straordinarie installazioni. Qui si sono messi alla prova con successo Tino Sehgal, Olafur Eliasson e Ai Weiwei, che l’aveva invasa con 100 milioni di semi di girasole.
La prossima volta sarà Parreno a mettersi in gioco, un artista che impiega un’ampia varietà di media, tra cui film, video, musica, scrittura e disegno. Parreno ha esposto in numerose istituzioni internazionali come il Centre Pompidou di Parigi (2009), la Serpentine Gallery di Londra (2010), la Fondation Beyeler di Basilea (2012) e, recentemente, The Garage di Mosca.
Una sua rassegna è attualmente in corso in quella che potremmo definire la Turbine Hall di Milano, ovvero l’Hangar Bicocca. Hypothesis è la sua prima mostra antologica in Italia ed è concepita come uno spazio in cui una serie di eventi si svolgono in successione tra loro, come se fossero organizzati seguendo una coreografia. La mostra presenta alcune delle maggiori opere dell’artista insieme a lavori più recenti, caratterizzati dal suono e dalla luce, tra cui le iconiche Marquees, realizzate tra il 2006 e il 2015. I suoni delle Una sua rassegna intitolata «Hypotesis» è attualmente in corso all’Hangar Bicocca Marquees e dei due pianoforti presenti nello spazio eseguono diverse composizioni musicali realizzate da Agoria, Thomas Bartlett, Nicolas Becker, Ranjana Leyendecker, Robert AA Lowe e Mirwais.
«Nell’ambito del suo percorso artistico — aveva ricordato alla presentazione della mostra il direttore artistico dell’Hangar, Vicente Todoli — Parreno ha messo in discussione il concetto di autorialità, collaborando con alcuni fra i più influenti artisti, architetti e musicisti degli ultimi due decenni » . Parreno ha anche esposto sette volte alla Biennale di Venezia.