Corriere della Sera

Tutti contro la Pro Recco «L’oligarchia danneggia la pallanuoto»

- Carlos Passerini

Sfida Un Brescia-Recco (Fotolive) Chaplin sosteneva che «il successo rende simpatici» ma evidenteme­nte non era appassiona­to di pallanuoto, nello specifico quella tricolore, da un decennio riserva di caccia esclusiva della Pro Recco: dieci scudetti uno in fila all’altro, una squadra ormai leggendari­a, sostanzial­mente una invencible armada condotta da uno sponsor ricchissim­o, Gabriele Volpi, 72 anni, re della logistica petrolifer­a, proprietar­io anche dello Spezia Calcio di serie B. Il punto è proprio questo: la waterpolo nazionale è un’oligarchia. Da Brescia a Posillipo, da Napoli e Savona il coro da tempo è unanime: sono troppo forti, investire non ha più senso, tanto alla fine loro comprano tutti i migliori e vincono sempre. «Non c’è più competizio­ne, il mercato è drogato, la ricchezza della Pro è legittima ma non fa il bene della disciplina» commenta Bruno Caiazzo, presidente del Circolo Nautico Posillipo. Sandro Bovo, tecnico dell’An Brescia: «Ormai il campionato è reccocentr­ico — le sue parole —. E lo sta diventando anche la nazionale. Non so quanto possa essere positivo, i risultati del Settebello dicono di no». Storia curiosa la sua: è stato uno dei pochissimi a dire no alla Pro, che in estate gli aveva proposto un contratto ricchissim­o. Scelta differente da quella del centroboa francese naturalizz­ato italiano Michaël Bodegas, il cui trasloco Lombardia-Liguria è stato agevolato da un ingaggio quattro volte superiore. E a Recco che ne pensano? «Noi diamo il massimo ma vincere non è mai facile, infatti ora siamo secondi» osserva il dg dei ricchi, Maurizio Felugo. Vero: Brescia 36, Pro 33 ma con una partita in meno. È stata la finale delle ultime quattro stagioni, finita sempre allo stesso modo. La Federnuoto quest’anno ha cambiato le regole, la finale sarà secca e non più al meglio delle 5. Cambierà qualcosa? Stasera intanto alle 20.50 c’è lo scontro diretto di regular season. In vasca lombarda. Un partitone. Sarebbe piaciuto, forse, anche a Charlie.

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