Rihanna, popstar alla prova con un disco senza tormentoni
Rihanna volta le spalle a Rihanna. Nel nuovo album «Anti» non ci sono quei brani che sin dal primo ascolto ti fanno capire il loro destino da hit e tormentoni. Non sembra una scelta consapevole, quel disco introspettivo-impegnato che prima o poi tutti hanno la tentazione di fare. In queste 13 tracce sembra di essere a fianco di un pilota che oltre a non conoscere la strada non sappia nemmeno la destinazione finale. Rihanna è quella che ha scritto il nuovo manuale della popstar. Sette dischi pubblicati in sette anni, liberandosi dalla routine singolo-albumtour. Ha inventato la popstar di flusso con un percorso in cui era difficile distinguere l’ultima proposta di un disco dalla prima di quello successivo, ma in cui a hit seguiva di sicuro un’altra hit. Questo disco apre con il manifesto «Consideration»: atmosfere scure e dub su cui la cantante delle Barbados, con la rapper SZA, canta la voglia di libertà di una ragazza arrivata dal mondo delle fiabe e con la forza di trasformare in oro anche quella cosa lì. Autobiografico. Ma se la libertà è anche artistica qui c’è qualcosa fuori fuoco. «Work», duetto con Drake che non parla di lavoro ma sesso, ha un coinvolgente passo da filastrocca e una base dove il vuoto vale più del pieno. Ma le buone intenzioni finiscono lì o restano accenni di canzoni come «James Joint», un interludio lasciato incompiuto. Il disco procede con basi dark per storie tormentate, da quella «Kiss It Better» che vorrebbe riavvolgere un amore finito, a «Desperado» in cui lei ha paura di stare sola ma anche di seguire uno che tutto a posto non sembra. Due le sorprese nella seconda parte: «Love on the Brain», un doo-wop anni 50, e «Higher» dove la voce di Rihanna insegue i tormenti soul di quella di Amy Winehouse. La confusione musicale di «Anti» sembra riflettere quella del lancio del disco. Una campagna durata mesi con indizi, anticipazioni e depistaggi, ma rovinata da un errore. Mercoledì, giorno stabilito per il lancio del singolo «Work», su Tidal è apparso per qualche momento l’intero album. I pirati ci si sono gettati al volo e in poche ore la piattaforma musicale creata da Jay Z e altre star si è vista costretta ad anticipare l’uscita. Difficile capire perché siano stati lasciati fuori i tre singoli lanciati nel 2015, «Bitch Better Have My Money», «American Oxygen» e «FourFiveSeconds» (con Kanye West e McCartney). «Anti» è già arrivato in poche ore a 1 milione di download: il manuale, forse, ha già un altro capitolo.