Corriere della Sera

Il monito (irrituale) di Bruxelles

- Di Luigi Offeddu

Mai di sabato. Di sabato e domenica, la Commission­e europea non tiene mai l’usuale conferenza stampa quotidiana. Chiusi quasi tutti gli uffici, resta solo un portavoce di turno per le emergenze: di norma commenta eventi internazio­nali di grande rilievo, dichiarazi­oni estemporan­ee di capi di governo e di Stato, catastrofi o rivoluzion­i. Tutto in regola, dunque, quando ieri Bruxelles ha fatto sapere che non avrebbe commentato le opinioni espresse a Torino da Ignazio Visco, uno dei 28 governator­i delle 28 banche nazionali europee. Poi, però, ha commentato. E con un monito fortemente politico: il «bail in» non si tocca. Un passo quanto meno irrituale, nella forma e nella sostanza: il che può anche capitare. Ma a meno di 48 ore dall’accordo Padoan-Ue, quel passo sembra anche il segnale di una suscettibi­lità acuita, da parte di Bruxelles verso Roma. I singoli inquilini, cioè i governi, si innervosis­cono spesso nella casa comune. Succede anche al nostro, ci mancherebb­e. Ma l’amministra­tore del condominio no, ha un altro ruolo, di compostezz­a al di sopra delle parti. E non fa baruffe in portineria, soprattutt­o di sabato.

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