«Centrodestra da rifondare, io a Milano ci sono»
La corsa di Corrado Passera: qui deve nascere un’alternativa al Partito della nazione
Massimo, contrario a qualsiasi ritorno di fiamma coi centristi, che si è ritrovato l’altro giorno a casa di Daniela Santanchè con Matteo Salvini e Marine Le Pen. In mezzo, a cercare una mediazione difficilissima, Silvio Berlusconi che ieri in un’intervista al Foglio ha detto degli avversari: «Renzi è un democristiano di sinistra nell’accezione peggiore del termine: somiglia più a Ciriaco De Mita che ad Aldo Moro». E «quando ho detto che ripeteva molte parole d’ordine ha lasciato progetti per il futuro della città. Milano deve sapere pensare in grande e invece è in fondo alle classifiche su sicurezza e lavoro e non ha neppure migliorato la situazione dell’inquinamento, malgrado tante campagne annunciate».
Detta così, è facile: poi come si trovano i soldi?
«Ci sono tantissime possibilità, di Adolf Hitler, non era affatto un’esagerazione polemica, era una constatazione tecnica».
La priorità sono le Amministrative. Le liti sui candidati non sono più tra FI da una parte e la Lega dall’altro. Ma tra questi due fronti, che occupano le opposte parti della barricata. Toti e Maroni vedrebbero di buon grado la candidatura a Milano dell’alfaniano Maurizio Lupi, con cui parlottano proprio durante il Family Day. Il fronte lepenista, trainato da basta sapere come muoversi. E comunque una leva è sicuramente quella della cessione di quote in alcune partecipate, a partire da Sea e A2a. Se vogliamo sistemare le case popolari, se vogliamo campus universitari ed ecobus dobbiamo fare questa operazione che invece la sinistra, prigioniera di visioni vecchie e demagogiche, non accetta».
La sua campagna fa leva sulle paure: ti rubano in casa, non ti senti sicuro, non si gira nel quartiere: non è troppo aggressiva?
Con la sinistra la città ha il record di tasse
«Sono le cose che ci dicono i milanesi. Io non cavalco la paura, ma do voce ai cittadini che nessuno ascolta. E do risposte: un piano di 2 miliardi di euro di investimenti per il lavoro e la sicurezza garantita da mille poliziotti a presidio degli 88 quartieri, il raddoppio delle telecamere e più illuminazione».
Però nelle altre città italiane...