Mai sentito il nome Dino Rossi? Batte tutti a Wall Street
Ha guidato la Balchem, il titolo che ha guadagnato di più dal 1985 al 2015. Ma di lui si sa pochissimo
Il titolo americano che ha guadagnato di più negli ultimi 30 anni non viene dalla Silicon Valley e non è neppure un marchio sempreverde come Nike o Coca-Cola. Il suo nome — Balchem Corp — è sconosciuto perfino agli esperti di Borsa, tant’è che l’analista del Wall Street Journal Jason Zweig gli ha dedicato un articolo dal titolo assai esplicito: «Mai sentito». Eppure il successo di quest’azienda di New Hampton, che produce aromi, gas per la lavorazione dei cibi, additivi per mangimi animali e farmaci è davvero da record: dal 1985 al 2015, ha guadagnato il 107.099 per cento. E alla sua guida, in quegli anni, c’era un uomo dal nome più che italiano, Dino A. Rossi.
«Poche aziende possono essere più oscure», scrive Zweig. A partire dalla sede del suo quartier generale: un paesino di 7.266 anime, Wawayanda, 110 chilometri a nord di New York. Un mistero che circonda anche Dino Rossi, amministratore delegato di Balchem dal 1997 allo scorso settembre.
Su di lui, nelle biografie ufficiali, si trova ben poco: ha 61 anni, si è laureato in economia e contabilità all’università della West Virginia e poi è passato da varie aziende chimiche prima di approdare nel 1996, come tesoriere, Il protagonista Dino A. Rossi, 61 anni, ex amministratore delegato e presidente della Balchem Corp alla Balchem, azienda specializzata nella produzione di ingredienti per spray per capelli e inchiostro, entrambi prodotti destinati a crollare sui mercati.
La transizione fu durissima e l’azienda sembrava spacciata. Poi Dino ne prese il timone e riuscì a salvarla, con pazienza e un po’ d’intuizione. Colse al volo il suggerimento di un ingegnere che gli spiegò come i sali di colina, usati per la conservazione degli alimenti, potessero servire anche a stabilizzare i depositi di argilla: negli anni successivi, l’exploit del «fracking» nei giacimenti di petrolio e gas ha fatto balzare alle stelle i profitti per i sali di colina, e per la Balchem. «Bisogna continuare a lavorare sulla tecnologia. E tenere le antenne alzata: non sai mai da dove arrivino le buone idee», conferma Rossi, che oggi è presidente non esecutivo del Consiglio d’amministrazione.
Le (rare) fotografie che lo ritraggono — a qualche presentazione di cibo per cani, ad esempio — mostrano un uomo molto «normale» e mediterraneo. Baffetti, capelli diradati, vestiti sobri. Nulla lascerebbe pensare che ha guidato una gallina d’oro da 1,7 miliardi di dollari.