La storia senza fine di La Torre e di Girone
Con l’ Ordinanza del 13 gennaio la Corte suprema dell’India, se da un lato ha prorogato al 30 aprile la licenza di convalescenza del fuciliere di marina La Torre, dall’altro non è intervenuta, revocandola, sulla semilibertà in cui tuttora è ristretto in India il suo collega Girone. L’assurda storia dei due militari italiani sembra non aver fine, in un quadro di flagrante illegalità poiché, incredibilmente, essi non sono mai stati raggiunti da una formale imputazione dopo il loro arresto del 19 febbraio 2012, né sono stati citati a comparire davanti a un Tribunale indiano per difendersi dall’accusa di omicidio di due pescatori, né sono stati liberati neppure dopo che, per ordine del Tribunale del Mare e della stessa Corte suprema dell’India, tutti i procedimenti erano stati sospesi. I fatti sono questi. Il Tribunale del Mare di Amburgo (Itlos), con l’ «ordonnance» del 24 agosto 2015, aveva ingiunto all’Italia e
all’India di «sospendere tutte le procedure giudiziarie e di astenersi dall’instaurarne di nuove» e a tale disposizione si era uniformata il 26 agosto la Corte suprema indiana sospendendo tutte le procedure riguardanti la nave Enrica Lexia e i due fucilieri di marina. Senonché l’ordinanza della Corte suprema indiana, conforme al dispositivo di Amburgo, è rimasta lettera morta a causa del «silenzio-rifiuto» del governo di Delhi di darvi esecuzione. Così ricostruita sul piano giuridico-processuale questa aggrovigliata vicenda, la posizione dei due «imputati-non imputati» sembra, per ora, senza via d’uscita. Tuttavia l’Italia ha presentato all’Itlos una nuova istanza di revoca delle misure cautelari (l’udienza dinanzi al neo costituito Tribunale arbitrale dell’Itlos si svolgerà, secondo le ultime notizie, il prossimo 30 marzo) e ha unilateralmente deciso che, in ogni caso, La Torre non tornerà più in India, così innescando un vero e proprio braccio di ferro con il governo Indiano. Di regola, nei rapporti diplomatici fra gli Stati dovrebbe prevalere lo spirito di reciproca comprensione, collaborazione e buona volontà, ma sta di fatto che la totale
mancanza di legittimità delle misure restrittive tuttora imposte dall’India ai due italiani li rende ormai prigionieri di una guerra ingiusta di cui il nostro Paese sta subendo pesanti conseguenze da ben 4 anni.
Nicola Ferri, nicola-ferri@libero Aumento dei pedaggi sull’autostrada Milano-Torino
Per capire perché l’autostrada A4 Milano-Torino, già la più cara d’Italia, sia aumentata ancora del 6,7% dall’inizio anno ( Corriere, 4 gennaio) basta percorrerla. Il tratto a 4 corsie Milano-Arluno, inaugurato la scorsa estate, è già in manutenzione con traffico deviato sulla carreggiata opposta. Gli svincoli sono faraonici: a Novara ovest, ad esempio, dopo aver pagato il pedaggio, la strada va avanti circa 500 metri, dopodiché punta in direzione opposta per circa 1 km e solo a questo punto una rotonda incanala verso Novara percorrendo una bretella parallela a quella percorsa poco prima!
Andrea Corbo, ventofreddo@fastwebnet.it