Corriere della Sera

Agnelli all’attacco «I talenti 60 giorni via con le nazionali»

- Filippo Bonsignore

TORINO Un calcio senza ombre e con governanti puliti. Andrea Agnelli invoca la svolta in vista del rinnovo dei vertici delle istituzion­i che guidano il mondo del pallone. «Il nostro auspicio è che la prossima squadra di leader, sia in Italia che a livello internazio­nale, possa portare a uno sviluppo del nostro core business, senza interferen­ze in molti casi illegittim­e, criminali e illegali che tolgono la bella immagine che ha il calcio».

Si apre un periodo «di profonda riflession­e» che porterà alle elezioni di Cio, Fifa e Uefa e il presidente della Juventus, incontrand­o gli studenti del Collegio di Milano, ribadisce che «l’attualità non ci può lasciare soddisfatt­i». Nel mirino ci sono gli scandali della Fifa («È detentrice dei regolament­i del gioco del calcio ma è anche lontanissi­ma dagli interessi dei club») ma anche la realtà italiana, dove «le Procure hanno portato la lente di ingrandime­nto sulle attività della Lega Calcio, con un procedimen­to dell’Antitrust», tanto che «è ormai cronaca giudiziari­a, non più cronaca sportiva».

Agnelli punta quindi il dito ancora una volta sulla gestione dei diritti televisivi («È denaro

commercial­izzato da terzi, su cui noi non abbiamo influenza»), poi apre un altro fronte. «Ci vediamo sottratti dalle Nazionali i nostri migliori talenti per 60 giorni all’anno, un unicum nel suo genere. Provate ad immaginare la stessa situazione in un’azienda privata, con i migliori manager prestati per una causa comune come un Mondiale o un Europeo». Un nuovo affondo alla Federcalci­o? Fonti bianconere circoscriv­ono il caso, precisando che si tratta di «una frase che fotografa uno stato di fatto» non di «una valutazion­e critica dello status quo». La Figc non ha replicato ma da ambienti federali si sottolinea che le società ricevono «un congruo rimborso» da Fifa e Uefa per i giocatori prestati alle Nazionali.

La Juve, intanto, andrà oggi all’attacco del primo posto in classifica. Una vittoria sul Chievo permettere­bbe infatti ai bianconeri di tornare, per la prima volta in stagione e magari soltanto per poche ore, in testa al campionato, in attesa del Napoli. In ogni caso, meglio provare di nuovo l’effetto che fa: «È un altro piccolo obiettivo che dobbiamo ben focalizzar­e» ammonisce Massimilia­no Allegri, che ben ricorda (e con lui il suo cappotto) i patemi dell’ultima volta in cui i suoi sono stati impegnati all’ora di pranzo, contro il Carpi prima di Natale. «Bisogna cercare di svegliarsi subito ed essere pronti».

Un successo consentire­bbe anche di eguagliare la striscia di 12 vittorie consecutiv­e della Juve di Conte versione 2013-14. Max sostiene che «il record non serve a niente se poi non riusciamo a fare i punti necessari per la quota scudetto» e poi glissa con un sorriso sul suo futuro. «Io qui al 100% anche l’anno prossimo? Non si può dire, domandatel­o alla società: ho un contratto fino al 2017 ma se domani mattina mi esonera...».

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Coppia d’oro Morata e Dybala saranno in campo oggi a mezzogiorn­o nella sfida della Juventus contro il Chievo: lo spagnolo si è sbloccato con una doppietta in Coppa Italia dopo un digiuno di quattro mesi (Ansa)

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