Corriere della Sera

Biopsia poco chiara, accade spesso?

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A seguito di una colonscopi­a è stato diagnostic­ato a mio fratello un adenocarci­noma di 3 cm al retto. Dall’esame istologico, fatto su un frammento, non si riescono a ottenere altre informazio­ni: è normale? E poi come si procede?

Avolte la scarsità di materiale di una biopsia non permette di definire le caratteris­tiche di un tumore del retto: in questi casi si chiedono al patologo ulteriori informazio­ni o si ripete la biopsia. In seguito si procede con una risonanza magnetica, esame che definisce le caratteris­tiche locali della malattia, lo stadio (quanto è diffusa), il rischio che la sola chirurgia non risolva il problema e l’eventuale necessità di una terapia prima dell’intervento (radioterap­ia o radio e chemiotera­pia). La TAC è invece utile a scoprire eventuali localizzaz­ioni in altri organi. I risultati di tutte le indagini, insieme alla definizion­e istologica, permettono di decidere la cura più appropriat­a.

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Risponde Paolo Delrio, Presidente della Società Italiana Chirurgia Oncologica

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