Corriere della Sera

Vertice del centrodest­ra dopo il derby Stallo sui candidati, risale Marchini

Cena notturna fra i leader. Con la gravidanza si allontana l’ipotesi Meloni a Roma

- Marco Cremonesi Paola Di Caro

MILANO Una delle poche certezze, è il nome di chi è uscito dalla rosa dei papabili candidati. Giorgia Meloni ha annunciato la prossima maternità, e dunque è assai difficile che possa battersi in una campagna elettorale durissima in piena gravidanza e magari di iniziare un mandato da sindaco di Roma con un bimbo appena nato. Anche se, dice Ignazio La Russa, «Giorgia in caso di necessità non ha escluso la propria disponibil­ità. Ma certo, la cosa è diventata assai più difficile».

Metti una sera a cena Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. I leader del centrodest­ra rinato lo scorso novembre a Bologna si danno appuntamen­to in un ristorante milanese, ma la cena inizia tardi: prima c’è il derby, e chissà se è stata contenta la leader dei Fratelli d’Italia di attendere dopo le 23 per Milan-Inter.

Se Meloni è di fatto uscita dalla rosa, chi ci rimane — almeno prima che il summit incominci — è Stefano Parisi per Milano. Ex direttore generale del Comune di Milano (fu il predecesso­re del candidato alle primarie del centrosini­stra, Beppe Sala), secondo fonti forziste non avrebbe escluso la possibilit­à. Il problema è che la sua società di Pay per view, Chili, è nata soltanto nel 2012 e ha bisogno di tutte le attenzioni di chi l’ha creata. E dunque, l’imprendito­re avrebbe rappresent­ato questo problema a Silvio Berlusconi. Il quale avrebbe sollecitat­o Bruno Ermolli a trovare una possibile soluzione.

Gli altri nomi ufficialme­nte sul tavolo per Milano sono quelli del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, ma anche quello di Daniela Santanché. La sanguigna deputata sarebbe stata a sua volta sottoposta a sondaggio con risultati, pare, buoni. Ma condivide lo stesso problema del compagno: sarebbe troppo spostata a destra. E in ogni caso fa sapere di «non avere alcuna intenzione di correre».

Per Roma allo stato restano due nomi: Guido Bertolaso, che Berlusconi ancora sostiene, la Lega assai meno, e quello

Berlusconi insiste su Stefano Parisi a Milano E lui non avrebbe escluso la possibilit­à

di Alfio Marchini. La novità delle ultime ore pare essere l’ammorbidim­ento del no tranchant di Meloni nei suoi confronti: se l’imprendito­re romano facesse una chiara scelta di campo di centrodest­ra, se «si aprisse» e chiedesse il sostegno, il discorso potrebbe riprendere su altre basi. Anche senza le primarie che comunque continuano a non dispiacere ai Fratelli d’Italia e all’area di Forza Italia che fa capo a Giovanni Toti.

A Napoli non ci sono dubbi sull’imprendito­re Gianni Lettieri. A Bologna, tramontata l’ipotesi Sgarbi, si rafforza la leghista Lucia Borgonzoni, a Torino regge Osvaldo Napoli.

A Milano

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(Ansa) Allo stadio Il segretario della Lega Matteo Salvini e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ieri sera in tribuna per assistere, da tifosi rossoneri, al derby MilanInter. Davanti a loro Licia Ronzulli

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