Corriere della Sera

Ljajic non c’è mai

- Alessandro Pasini

6 Handanovic L’unico che si oppone fino alla fine, almeno evita il poker rossonero.

4 Santon Non giocava dal 27 ottobre, Mancini lo scongela per il big match e compie un azzardo fatale. Stroncato da Alex sullo 0-1, travolto sull’azione dello 0-3, una notte sbattuto su e giù fra i marosi.

5 Miranda Anticipa bene Bacca sullo 0-0, ma se lo perde sul 2-0 che chiude la gara e anche sullo 03 non fa una bella figura. Il muro si è sgretolato.

5 Murillo Comparteci­pa al disastro, anche se stavolta i guai grossi li fanno gli altri.

5 Juan Jesus Illude con uno splendido cross che Eder spreca, poi arrivano solo pasticci, fra cui la pallaccia persa che innesca l’azione del 2-0 milanista. Ma perché con tre terzini di ruolo in panchina gioca lì proprio lui, che è uno stopper?

5 Perisic Subito acceso, attacca Antonelli, innesca Eder, promette sfracelli che non arrivano mai. E si smarrisce con la squadra.

5 Brozovic Con Kucka è un duello all’ultimo polmone e lui lo perde. Involuto, sfiduciato, sembra non sapere quali siano i suoi compiti lì in mezzo. Forse non ne ha.

5 Medel La battaglia, anziché esaltarlo, lo travolge. Fuori ritmo e senza il passo giusto.

4,5 Ljajic Dev’essere rimasto imbottigli­ato nel traffico, perché arriva al campo solo a metà ripresa: lancia bene Icardi per l’azione che porta al rigore poi riscompare. Non crea nulla né a destra, né sinistra, né al centro: un flop coerente.

5 Eder Entra benissimo nell’«interismo» con corsa, voglia e tempismo, ma sbaglia male di testa a porta vuota: poteva passare alla storia dopo sei minuti, invece si ritrova in mano solo rimpianti, compreso quello di un rigore che non c’è. Un esordio davvero da incubo.

4,5 Jovetic Falso centravant­i come piace a lui, ma il suo resta un derby di periferia, perso in un vago tikitaka privato, lontano chilometri dal centro del match.

5 Icardi (foto) Dalla panchina al prato, è bravo a guadagnare il rigore e a offrirsi una colossale chance di rivincita dal dischetto: tutto però muore sul palo.

4 Mancini La sua Inter non c’è più, non è soltanto colpa dei giocatori e non possono bastare gli acquisti last minute. Il gioco era già un optional. Ora ci sono le scelte rischiose, le esclusioni strane e una conduzione del match emotiva che lo porta a un’espulsione e a un gestaccio evitabili. La svolta, a questo punto, è obbligator­ia. Previa autocritic­a, magari.

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