Felicità Mihajlovic «Berlusconi si è complimentato»
«È la gioia più bella da quando alleno»
la gioia più bella da quando alleno. Sono felice per Berlusconi, che è il nostro primo tifoso. Abbiamo battuto nettamente Fiorentina e Inter: avevo detto che sarebbe stato il girone di ritorno quello delle rivincite. Se avessimo subito il pari di Icardi, chissà come sarebbe finita... Ho esultato per il palo di Icardi come se avessi vinto al novantesimo».
Fra diciannove giorni il Milan soffierà 30 candeline di gestione del club di Silvio Berlusconi, ieri presente in tribuna con Matteo Salvini e la figlia Barbara. Eppure gli ultra (che ormai contestano con ogni risultato, a prescindere) prima del fischio d’inizio scrivono su un lenzuolo un sms al veleno: «Trent’anni dopo nelle stesse condizioni: società allo sbando senza ambizioni e una squadra mediocre senza campioni». Poi la contestazione si concentra su Galliani: «Troppo potere in mano a chi del Milan non interessa più niente: caccia quell’incompetente, ti svegli o no presidente?». La guerra prosegue: facendo riferimento alla posizione «assolutamente marginale» dell’ad milanista nell’indagine sull’evasione fiscale, ci tengono a precisare: «Galliani, l’unica cosa assolutamente marginale dovrebbe essere il tuo ruolo al Milan». Gli esponenti della Sud vengono ciclicamente ricevuti a Casa Milan dal responsabile della sicurezza, Filippo Ferri. «Fa parte delle sue competenze» ribattono dalla sede. Ma il clima (che si vinca o si perda) è, a tratti, surreale. Nervi tesi Roberto Mancini espulso dall’arbitro Damato. Nella foto piccola, risponde con il dito indice ai tifosi rossoneri scatenati (Getty Images)
Dopo la Juve, il Milan. La crisi dell’ Inter (3 sconfitte nelle ultime 6 gare di campionato) è sotto gli occhi di tutti. Anche il terzo posto ormai è a rischio e Roberto Mancini, quando è stato espulso per proteste dopo il contatto in area tra Donnarumma ed Eder, ai tifosi del Milan che lo insultavano ha risposto alzando il dito medio. Tensione, rabbia, delusione, nervosismo alle stelle in casa Inter. «Non ho detto niente di offensivo all’arbitro — ha chiarito il tecnico interista — però sono stato espulso perché Damato è molto suscettibile».
Il nervosismo di Mancini si è ulteriormente manifestato durante l’intervista con Mediaset Premium rispondendo sgarbatamente alla conduttrice Mikaela Calcagno che gli aveva fatto notare che sui social giravano foto del suo gestaccio: «Queste sono stronzate...
Niang/2 Abbiamo vinto per la società e i tifosi: ora andiamo in Europa Mancini/1 L’arbitro forse non sa le regole È stato un disastro Mancini/2 Non ho detto niente di offensivo ma Damato mi è suscettibile