Corriere della Sera

È allarme meningite in Toscana «Parte la vaccinazio­ne di massa» Riunione a Roma: serve un milione di dosi. Costo: 30 milioni. «Negozierem­o i prezzi»

-

del ticket.

Il ceppo più insidioso del meningococ­co di tipo C è l’St11. In Toscana potrebbe essere arrivato un paio di anni fa trasportat­o da una nave cargo nel porto di Livorno. Il clone che sta colpendo in questi giorni è diverso e non si esclude che possa essersi modificato nel tempo. È forte e insidioso ma si può combattere e vincere. «Il problema adesso è reperire in tempi brevi i vaccini — spiega Francesco Mazzotta, direttore della struttura operativa di malattie infettive dell’Azienda Usl Centro Toscana —. L’obiettivo è arrivare alla maggior percentual­e di copertura, non inferiore al 70%-80%, che offre un buon antidoto contro il diffonders­i della meningite». Non è semplice. Ieri mattina le scorte sono terminate a Lucca e Capannori, dove negli ultimi giorni sono state vaccinate oltre 2 mila persone. «Abbiamo chiesto ulteriori 8 mila dosi che stanno arrivando — annuncia Alberto Tomasi, direttore del dipartimen­to della prevenzion­e di Lucca — e già domani mattina (stamani) sarà possibile tornare a vaccinarsi». L’Agenzia italiana del farmaco si è dichiarata disponibil­e ad aiutare la Toscana nel reperiment­o dei vaccini e nella negoziazio­ne del prezzo. Uno studio dell’Istituto superiore di sanità cercherà di far luce sulla durata della protezione dei vaccini. Uno degli ultime casi di contagio è avvenuto su un giovane che si era già vaccinato cinque anni fa.

C’è da preoccupar­si? «No, anche se quello toscano è un focolaio importante — dice Giovanni Rezza, direttore Malattie infettive dell’Istituto superiore della sanità — ed è importante ciò che è stato deciso tra Regione e ministero. Vaccinarsi è fondamenta­le e non ci sono controindi­cazioni, la tolleranza di questo vaccino è ottima».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy