Il contagio degli over 50 e i tanti adulti non immunizzati
Non deve stupire se, come sta avvenendo in Toscana, la meningite colpisce adulti e anziani, e non solo i bambini. Sono due o tre le cose da sottolineare, forse anche quattro. La prima: l’«epidemia» toscana è provocata, prevalentemente, dal meningococco C, di un tipo particolare: l’ST11 (forse arrivato dall’estero in tempi recenti). Questo batterio può vivere nel naso e nella gola delle persone, senza provocare disturbi, ma da qui può essere trasmesso ad altri e dare origine all’infezione. Quante più sono le persone portatrici, tanto più il rischio di malattie aumenta (non si è ancora capito perché in Toscana esista questa importante circolazione del batterio, ma lo stesso è avvenuto in Veneto, tempo fa). Seconda: la vaccinazione contro il meningococco C esiste, da poco, ed è «consigliata» ai bambini. Quindi, gli adulti non sono immunizzati. Non solo, ma essendo solo «consigliata» e tenuto conto del fatto che oggi molti genitori non vaccinano i bambini, questi ultimi non sono protetti. Terza e più importante questione. I bambini, non immunizzati, diventano un veicolo importante di infezione per i nonni o anche per i genitori. Ecco spiegato (in parte) il perché della presenza di casi fra adulti e anziani. L’idea di salvaguardare i nonni, vaccinando i bambini, è stata L’idea di salvaguardare i nonni vaccinando i bimbi è considerata in Scandinavia presa in considerazione in alcuni Paesi del Nord Europa, soprattutto per quanto riguarda l’influenza: proteggendo i bambini, si riducono anche i casi di malattia fra i nonni. Quarta considerazione: c’è tanta diffidenza nei confronti dei vaccini, ma quando ci si trova faccia a faccia con una malattia infettiva, come una meningite mortale, eccome se ci si crede. In alcune città toscane si segnalano infinite code per la vaccinazione con pagamento del ticket (circa 55 euro). Ma c’è anche chi è disposto a sborsare 99 euro nel privato. Il caso toscano dovrebbe far riflettere. Troppo spesso ci siamo dimenticati dell’impatto devastante delle malattie infettive, ritenute retaggio di tempi antichi, ma che rappresentano ancora oggi un pericolo. Forse qualcuno vorrebbe un vaccino anti Zika per programmare una gravidanza senza rischio di malformazioni per il neonato o, semplicemente, per partecipare senza problemi alle prossime Olimpiadi di Rio (l’infezione da Zika virus è un’emergenza in Brasile e ieri è arrivato in Cina).