Popolare Vicenza, il rosso sale a 1,4 miliardi Calano i depositi
La Popolare di Vicenza mette ordine nel bilancio e chiude il 2015 con 1,4 miliardi di perdite. L’aumento del passivo, salito di 350 milioni da giugno, deriva in gran parte dalla riclassificazioni del capitale finanziato dallo stesso istituto. A cui si sono aggiunti accantonamenti e rettifiche per oltre 2,3 miliardi, gran parte dei quali (1,3 miliardi) rappresentati da perdite su crediti e da accantonamenti al fondo rischi e oneri (513 milioni). La popolare guidata dal consigliere delegato, Francesco Iorio, ha confermato ieri l’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi e annunciato la revisione del piano strategico al 2020, confermando un utile superiore ai 200 milioni al 2018 e di 300 milioni al 2020, ma con «volumi intermediati inferiori a quelli precedentemente approvati». Quanto all’andamento della gestione, Iorio è riuscito a contenere il calo (-2,3%) dei proventi operativi, pari a 1,05 miliardi, e del margine di interesse (1,4%) e a recuperare sul fronte dei ricavi «core» saliti dell’1,7% grazie in particolare al +7% registrato dalle commissioni nette. Il risultato della gestione operativa ha chiuso tuttavia in perdita per 289,5 milioni. Ed è proseguita la fuga dei clienti: in un anno i depositi sono diminuiti del 19,4%, ossia di oltre 8 miliardi di euro.